Pubblicità progresso a Bruxelles: “Trattiamo i ciclisti come si meritano!”
Una nuova campagna pubblicitaria per le strade di Bruxelles promuove la mobilità in bicicletta attraverso il paradosso: i ciclisti vengono insultati ma “positivamente”, per i vantaggi che portano alla società grazie alle minori emissioni di CO2 prodotte e alla riduzione del traffico grazie alla bici. Il momento per lanciare questo messaggio non è casuale: dal 19 al 27 gennaio nella capitale belga si tiene il Motor Show, salone dell’auto in cui molte persone hanno l’opportunità di provare nuovi modelli. Questa campagna vuole dimostrare che i ciclisti vanno additati per i loro meriti reali, non per le loro presunte colpe.
La creatività, prodotta dall’Agenzia per la Mobilità di Bruxelles, mira a sensibilizzare tutti gli utenti della strada sul rispetto reciproco e utilizza slogan e grafiche d’impatto che non passano inosservate. Peraltro la campagna viene veicolata anche attraverso la radio e l’ascolto di questi messaggi ironici e paradossali stando in coda, forse, farà aprire gli occhi agli automobilisti incalliti che proprio non vogliono rinunciare all’auto anche per coprire brevi distanze e magari li spingerà a provare l’ebbrezza di inforcare la bicicletta e arrivare in ufficio in orario e senza stress, tonificati e pronti per affrontare la giornata.
I quattro “insulti positivi” coniati si accompagnano ad altrettanti soggetti ritratti in bicicletta in mezzo al traffico: “Spostati, figlio di radical chic anti CO2!” con in sella una nube d’aria pulita; “Piccolo conservatore dell’ambiente!” e qui a pedalare c’è l’impersonificazione di un verde prato fiorito; “Razza di grosso risolvitore d’ingorghi!” con un gabbiano variopinto che indossa un cappellino rosso con la visiera girata; “Liberatore di posti auto in perizoma!” con un elefante che pedala sorridente.
Sui numerosi benefici della bici in sé, del bike to work quotidiano, dello scegliere un mezzo di trasporto a bassissimo impatto sull’ambiente qui su Bikeitalia abbiamo avuto modo di scrivere a più riprese: la novità di questa campagna belga, dallo humour particolare, risiede nel fatto che viene compiuto un rovesciamento di prospettiva e l’insulto al ciclista – che alle nostre latitudini è, ahimè, praticato quotidianamente spesso e volentieri anche dai mass media – viene trasformato in esortazione e ringraziamento per rendere la città un posto migliore.
Forse non tutti sanno che a Bruxelles, come comunicano gli ideatori della campagna pro-bici, ogni giorno viene risparmiata l’emissione nell’aria di 147 tonnellate di CO2 (grazie a 210.000 spostamenti in bici di 5 chilometri ciascuno): per rendere visibile questo grande vantaggio, sul ponte Van Praet gli automobilisti possono visualizzare un pannello interattivo che calcola in tempo reale il numero di ciclisti che circolano nella capitale belga e la corrispondente emissione di anidride carbonica risparmiata grazie a loro. L’impatto positivo sull’aria va attribuito a chi pedala ed è qui che “l’insulto” si trasforma in “ringraziamento”. Un bel messaggio che individua nella bicicletta uno dei principali strumenti per migliorare la società e la vivibilità delle strade.
Riusciranno pubblicità progresso come questa a contrastare il messaggio veicolato quotidianamente negli spot dell’automotive?
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