Alimentazione

Il mito del colesterolo e la nostra salute

Il mito del colesterolo e la nostra salute

Il mito del colesterolo: una delle idee più dure a morire. Ve lo ricordate lo spot televisivo: “Marco ha detto no al colesterolo?“. Ecco, gli studi scientifici più aggiornati iniziano a sostenere che Marco forse abbia fatto la scelta meno funzionale per la sua salute. In questo articolo andremo ad analizzare il mito del colesterolo.

Il mito del colesterolo: genesi di un’idea fuorviante

Il primo fu il dott. Keys, che negli anni ’50 propose la correlazione tra livello di colesterolo nel sangue e rischio cardiovascolare. Keys realizzò uno studio su diverse popolazioni mondiali e da questo sostenne che l’elevato contenuto di colesterolo nel sangue era correlato a una maggiore incidenza di malattie cardiovascolari. Alcuni detrattori sostengono che Keys abbia volutamente sorvolato su altri dati, in modo da poter far emergere la propria idea sul colesterolo.

mito colesterolo

Sulla scorta di quelli studi, si pensò che limitare l’assunzione di colesterolo esogeno (cioè non prodotto dall’organismo) riducesse le probabilità di problemi cardiovascolari. Così le associazioni di medici promulgarono linee guida in cui si consigliava di ridurre il consumo di grassi, per limitare i valori di colesterolo. Così sugli scaffali dei nostri supermercati sono apparsi i prodotti “zero grassi”, “ho detto no al colesterolo”, “amici del cuore” ecc.

Il colesterolo così è diventato il cattivo.

Il mito del colesterolo: uno sguardo più ampio

Non tutti sanno che, nel 2015, l’American Dietary Association, ha fatto marcia indietro sulle linee guida, sostenendo che non esiste alcuna correlazione tra il consumo di grassi nella dieta e malattie cardiovascolari, se questi sono ben bilanciati. Infatti dal 1970 a oggi l’incidenza delle malattie cardiovascolari è aumentata a dismisura nonostante le linee guida delle associazioni.

E, citando il professor Tim Noakes (uno dei più importanti fisiologi dello sport al mondo):

Adesso sappiamo che milioni di persone sono state sottoposte a inutili terapie con statine (farmaco che abbassa il colesterolo nel sangue)

Alcuni studi (cito: “Bruno Simini, “from French paradox to Cretan miracle”) mostrano come il colesterolo sia stato condannato ingiustamente: il più famoso è il “Paradosso Francese”. In Francia vi è una bassa incidenza di malattie cardiovascolari rispetto agli altri paesi Europei, nonostante Oltralpe venga consumata la dieta con la maggior quantità pro capite di grassi. Stessa cosa avviene con il “Miracolo Cretese” o “Gli ultracentenari sardi”: persone che si alimentano principalmente di latticini, burro e formaggi e mostra una longevità superiore al resto d’Europa.

Impariamo ad alimentarci consapevolmente

Sempre secondo Noakes, i problemi cardiovascolari non sono dovuti a un eccesso di grassi nella dieta ma a un surplus di carboidrati, soprattutto zuccheri semplici e dolcificanti. L’eccesso di zuccheri viene trasformato dal corpo in trigliceridi, che sono i reali colpevoli dell’aterosclerosi. Zuccheri che sono ovunque, perché se leggete le etichette dei prodotti “zero grassi”, per togliere i grassi e mantenere la palatabilità viene incrementata la quantità di zuccheri. È forse un caso, ma forse no, che dopo essere passato a una dieta LCHF (una dieta dove si aumenta l’introito di grassi e si riduce quella di carboidrati) il valore del colesterolo totale e dei trigliceridi nel mio sangue è sceso mentre è aumentata la percentuale di colesterolo HDL (quello buono, per capirci).

Forse, ogni volta che andiamo a fare la spesa, dovremmo ricordarci le parole del dott. Berrino:

Immaginate di andare a fare la spesa con la vostra bisnonna: se quello che volete comprare lei non lo riconoscerebbe come cibo, perché non esisteva ai suoi tempi, allora non compratela

Per approfondire il tema, vi lascio un intervento che ho tenuto sulla pagina FB di Bikeitalia, nel quale ho parlato di dieta e alimentazione:

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