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Come l’ebike ha portato il cicloturismo in montagna

Come l’ebike ha portato il cicloturismo in montagna

Il cicloturismo si sta sviluppando in tante direzioni: la scoperta del territorio in sella a una bicicletta è un’esperienza variegata che accomuna persone diversissime tra loro grazie a un comune denominatore, vale a dire la passione per il turismo attivo all’aria aperta. L’interesse per il tema è dimostrato anche dai numerosi appuntamenti di settore, come la Fiera del Cicloturismo, che si terrà l’1 e il 2 aprile 2023 a Bologna e che sarà preceduta dal Forum del Cicloturismo B2B destinato agli operatori.

In Italia ci sono molte realtà attive nel cicloturismo che puntano su questa modalità di scoperta del territorio in sella: in Abruzzo sull’Altopiano delle Rocche – e in particolare nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino – Bike Le Rocche propone tour guidati in ebike con l’obiettivo di far conoscere questo territorio a un’ampia fetta di appassionati, da un punto di vista particolare. Bikeitalia ha intervistato uno dei fondatori Alberto Martinelli, maestro e accompagnatore FCI (Federazione Ciclistica Italiana) e Guida Ambientale Escursionistica GAE.

cicloturismo in montagna con l'ebike
Entriamo subito in argomento con il Bike Le Rocche: dove siete, quando avete aperto e che cosa fate?

Siamo a Rocca di Mezzo (L’Aquila) nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino, lavoriamo in un ambiente di montagna e quest’anno siamo alla settima stagione di attività. Apriamo da aprile fino a ottobre, facciamo noleggio e tour guidati con bici a pedalata assistita.

Solo con e-bike?

Sì, per scelta: l’ebike amplia il pubblico dei potenziali fruitori, e consente di aumentare la scelta di percorsi possibili pur rimanendo all’interno delle proprie capacità La nostra mission è mettere il cliente nella condizione di soddisfare le proprie aspettative e godersi una giornata in bicicletta a contatto con la natura.

Quanti percorsi si possono fare nel vostro territorio?

Negli anni abbiamo sviluppato una nostra mappa, andando a esplorare in lungo e in largo l’Altopiano delle Rocche: poniamo molta attenzione a cosa il cliente mette sotto le ruote, quello che è sulla nostra mappa è quello che consideriamo pedalabile per la nostra clientela anche in autonomia, se si opta per il noleggio libero. Ma per chi esce con noi, con un tour guidato, proponiamo anche giri più impegnativi. E abbiamo anche un nostro profilo su komoot con i gli itinerari più battuti.

Quali sono le caratteristiche dei vostri percorsi?

L’ambiente di montagna fa selezione: non si tratta tanto del dislivello o del chilometraggio, quanto delle difficoltà del fondo, che è non mai asfaltato. Sull’Altopiano c’è una pista ciclabile di circa 40 chilometri che noi consideriamo una passeggiata entry level da fare comodamente anche con una bici da trekking con bimbi al seguito, poi ci sono una serie di itinerari prevalentemente su forestali/mulattiere che presentano diversi gradi di difficoltà.

Com’è composta la vostra flotta di bici?

Abbiamo una trentina di bici di diverse tipologie – da trekking, mtb front e mtb biammortizzate – e in varie taglie assortite, con ruote da 24, 26, 27,5+ o 29. Inoltre abbiamo una serie di accessori tra cui anche seggiolini sportivi Mac Ride per bambini alti fino a 110 cm che rendono la loro esperienza in sella con i genitori sicura e divertente: per noi le famiglie sono un target importante.

La vostra clientela è prevalentemente italiana o ci sono anche stranieri che vengono a pedalare con voi?

L’Abruzzo sta vivendo una fase di scoperta, anche per quanto riguarda i turisti stranieri, tuttavia non è molto facile da raggiungere: l’aeroporto internazionale più vicino è a Roma. Rimane una zona con un suo appeal perché è selvaggia e incontaminata e questo attira molto. Certo, i turisti compiono viaggi importanti per raggiungere la località necessitano anche di servizi e li richiedono. Noi su questo cerchiamo di fare la nostra parte.

La manutenzione sulle bici la fate direttamente voi?

Sì: la gestione della flotta è una parte fondamentale del nostro lavoro e ci dedichiamo molto tempo, così come alla messa in sella del cliente e a tutte le regolazioni del caso Porta telefono, casco, kit emergenza, traccia gps è tutto compreso nel prezzo e organizzato in modo da far assaporare al cliente anche il gusto della preparazione ad una uscita in bici. Abbiamo una nostra officina: prima facevamo solo gestione della flotta interna, ora siccome siamo diventati un punto di riferimento dell’Altopiano facciamo anche assistenza meccanica aperta all’esterno, ai ciclisti di passaggio.

I sentieri che proponete sono adatti a tutti?

Se i clienti escono con noi, con un accompagnatore, gli facciamo toccare un po’ quello che può essere il limite, diciamo che spingiamo un po’ sull’acceleratore ma senza esagerare spiegando un po’ di tecnica di guida e cercando di far emergere le potenzialità dell’ebike. Quando invece noleggiano le bici e vanno da soli il nostro consiglio è sempre di fare un passo indietro e di non calibrare l’itinerario sul migliore del gruppo: è sempre un ambiente di montagna con le sue peculiarità e le sue difficoltà. E va rispettato.

Come vi regolate per la gestione della batteria?

La spiegazione del livello di assistenza e dell’uso dell’ebike la facciamo a tutti i clienti: l’assistenza va utilizzata in modo corretto e l’ebike non va vissuta come un motorino, noi chiediamo espressamente di usare il cambio e di cambiare nel modo giusto. Comunque da noi si parte sempre con la batteria carica al 100%. In media i giri che proponiamo sono di 3/4 ore e i clienti compiono 25/40 km con 300/800 metri di dislivello. È molto molto raro che si scarichino le batterie.

Qual è il vostro rapporto con il territorio e in particolare con il Parco Sirente Velino?

La nostra attività ha un taglio molto turistico e l’elemento fondamentale è la scoperta del territorio: gli itinerari sono pensati collegando una serie di strade, mulattiere e sentieri attorno a un’idea o un elemento di interesse. Abbiamo fatto scoprire l’Altopiano a centinaia di persone, facendo raggiungere posti in cui non sarebbero mai arrivate e questo sempre ponendo estrema attenzione all’ambiente naturale circostante.

Quale tipologia di clientela intercettate?

Il miglior marketing per un’esperienza come la nostra, che viaggia su piccoli numeri ma di qualità, è il passaparola: il nostro target sono non tanto i biker che già fanno bici in fuoristrada quanto più i turisti appassionati, sportivi non necessariamente ciclisti ma che in bici ci sanno andare. Il noleggio è un anello importante nella promozione: non parliamo solo ai ciclisti ma creiamo futuri appassionati di bici facendogli scoprire quanto è bello il turismo attivo in sella. Una clientela che nel periodo del Covid ha mostrato il suo enorme potenziale che ora può essere fidelizzata con un’offerta personalizzata e di qualità.

FIERA DEL CICLOTURISMO

4-6 APRILE

BOLOGNA

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