[Articolo aggiornato all’11 settembre 2024]
La Slovenia ha raggiunto l’apice del ciclismo World Tour grazie a una combinazione di fattori storici e recenti. L’ultimo successo per il ciclismo sloveno è stata la vittoria di Primož Roglič alla Vuelta di Spagna 2024, trofeo da lui conquistato per la quarta volta in 6 anni. Ma in questo 2024 c’è stato anche il magnifico exploit di Tadej Pogačar che – oltre a dominare la Strade Bianche e la Liegi-Bastogne-Liegi – ha fatto la doppietta Giro e Tour, entrando di diritto nella storia del ciclismo mondiale di tutti i tempi.
Come nazione la Slovenia, negli ultimi anni, ha consolidato la sua posizione di vertice anche grazie alla vittoria di Roglič al Giro d’Italia 2023, e alla conquista del suo conterraneo Pogačar della Grande Boucle nel 2020 e nel 2021 (sfiorando la terza vittoria consecutiva con un secondo posto conquistato al Tour nel 2022).
Queste imprese recenti hanno reso la Slovenia ancora più rilevante nel panorama ciclistico internazionale, consolidando la sua posizione di potenza emergente nel settore.
Primož Roglič e la sua quarta Vuelta di Spagna
Una terra di bici e di ciclisti, la Slovenia, che negli ultimi anni ha anche sviluppato i suoi itinerari cicloturistici e ospitato eventi internazionali della mobilità in bicicletta come Velo-city Lubiana 2022. E non a caso Primož Roglič, vincitore al Giro d’Italia 2023 e della Vuelta di Spagna 2024 (per la quarta volta, ndr), è ambasciatore del turismo sloveno.
? Primož Roglič, l'ambasciatore del turismo sloveno, ha vinto il Giro d'Italia! Una vittoria epica che ha fatto la storia! ??♂️ #ifeelsLOVEnia
— Feel Slovenia (@SloveniaInfo) May 28, 2023
Una storia che viene da lontano
Nonostante il mito secondo cui il ciclismo sloveno sia emerso dal nulla, la verità è che il ciclismo è presente in Slovenia da tanto tempo quanto lo è il ciclismo stesso. Le origini del ciclismo in Slovenia possono essere fatte risalire addirittura al 1885, quando il primo team di ciclismo, il Laibacher Bicycle Club, si stabilì a Lubiana. Nel corso dei decenni successivi, il ciclismo sloveno ha visto lo sviluppo di corse sempre più importanti, come la Zagabria-Celje-Lubiana, una corsa di 200 km, e la Trieste-Vienna, che superava i 500 km. Anche durante il periodo tra le due guerre mondiali, i ciclisti sloveni hanno ottenuto risultati significativi partecipando alle Olimpiadi estive del 1924 e del 1928.
Club ciclistici sloveni
La vera svolta nella storia del ciclismo sloveno è arrivata con la fondazione di importanti club ciclistici come KD Rog nel 1949, seguito da Sava Kranj nel 1956 e Novo Mesto nel 1972. Questi club hanno costituito una solida base per lo sviluppo del ciclismo sloveno, contribuendo alla formazione di ciclisti di talento. Ad esempio, Primož Roglič proveniva da Adria Mobil, Tadej Pogačar da KD Rog e Matej Mohorič da KK Kranj.
La Jugoslavia socialista e la bicicletta
Durante il periodo socialista della Jugoslavia, i ciclisti di questi club erano impiegati dalle fabbriche che producevano le biciclette sponsorizzate dalle squadre stesse. Grazie alle politiche di autogestione operaia, i ciclisti ricevevano stipendi e attrezzature dalle aziende stesse e questo consentiva loro di dedicarsi al ciclismo a tempo pieno. Questo modello socialista ha permesso ai ciclisti sloveni di competere a livello internazionale e di ottenere risultati significativi.
L’indipendenza della Slovenia e un nuovo modello
Con la dissoluzione della Jugoslavia negli anni ’90, il ciclismo sloveno ha abbandonato il modello jugoslavo e si è avvicinato al modello di sponsorizzazione occidentale. La generazione più recente di ciclisti sloveni ha cercato fama e successo all’estero, con particolare attenzione all’Italia. L’indipendenza slovena nel 1991 ha inoltre aperto le porte alla partecipazione alle importanti corse ciclistiche internazionali, come il Giro d’Italia, che ha attraversato il territorio sloveno.
L’ascesa del ciclismo sloveno ai vertici del World Tour
La combinazione di una tradizione ciclistica radicata nella storia del paese, il supporto delle fabbriche e dei club ciclistici durante il periodo socialista e l’apertura verso il ciclismo professionistico internazionale ha contribuito alla rapida ascesa del ciclismo sloveno negli ultimi anni.
Il successo recente di ciclisti come Primož Roglič alla Vuelta di Spagna 2024 (già vincitore anche nel 2019 / 2020 / 2021 ) e Giro d’Italia 2023, ma soprattutto di Tadej Pogačar con la doppietta Giro e Tour nel 2024 e il primo posto al Fiandre 2023 e al Tour de France (2020, 2021) ha portato la Slovenia al vertice del ciclismo World Tour, dimostrando la sua dominanza nelle principali competizioni ciclistiche mondiali: Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna.
Slovenia: storico tris dei Grandi Giri nel 2024
Per gli amanti delle statistiche, come riporta il sito specializzato Ciclopico.it, nel 2024 la Slovenia per la prima volta – grazie ai suoi campioni Roglič e Pogačar – ha conquistato per la prima volta come nazione tutti e tre i Grandi Giri. Si tratta della quarta volta in assoluto che accade: in passato avevano centrato questo obiettivo soltanto la Francia nel 1964 (con Anquetil e Pulidor), la Spagna nel 2008 (con Contador e Sastre) e il Regno Unito nel 2018 (con Froome, Thomas e Yates).
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