Oggi è stata presentata in Parlamento una proposta di legge promossa dalla piattaforma di Associazioni #Città30Subito, che mira a introdurre norme per lo sviluppo delle Città 30 e l’aumento della sicurezza stradale nei centri abitati. Questa proposta di legge – con la redazione a cura di Andrea Colombo – rappresenta un importante passo avanti per ridurre il numero impressionante di incidenti stradali e vittime che si verificano in Italia ogni giorno. La proposta è stata supportata da un gruppo di parlamentari provenienti dai partiti Pd, Alleanza Verdi-Sinistra e Azione-IV, con l’obiettivo di fornire una cornice quadro nazionale per rendere le città italiane più sicure e migliorare la mobilità urbana.
Il contesto delle strade italiane
Le città italiane sono il teatro del 73% degli incidenti stradali, in cui oltre la metà delle cause è attribuibile all’eccesso di velocità, alla mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti e alla guida distratta. Questi dati allarmanti portano, in media, a quasi 9 vittime al giorno e 500 feriti gravi quotidiani, rendendo gli incidenti stradali la principale causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 29 anni. Con un morto ogni tre ore e un ferito ogni 2,5 minuti sulle strade italiane, è evidente che un intervento è necessario per invertire questa tendenza pericolosa.
Città 30: una soluzione efficace
Le città europee che hanno adottato la politica della “Città 30” e investito nella moderazione della velocità hanno registrato dati promettenti nel breve termine. Esempi come Grenoble in Francia, Graz in Austria, Bruxelles in Belgio, Londra in Gran Bretagna e molte città spagnole e scozzesi hanno dimostrato che l’introduzione di limiti di velocità urbani più bassi ha contribuito a ridurre gli incidenti stradali in modo significativo. Ad esempio, dopo l’approvazione del limite di 20 km/h a Londra, le morti sulle strade si sono ridotte del 25%, mentre a Bruxelles, un anno dopo l’inaugurazione della “città 30 km/h”, gli incidenti sono diminuiti del 28% e i morti e i feriti gravi del 50%. Anche Edimburgo ha visto una riduzione del 40% degli incidenti e del 33% dei feriti dopo l’attuazione del limite di velocità di 30 km/h.
La proposta di legge Città 30
La proposta di legge – promossa da diverse Associazioni tra cui Legambiente, FIAB, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Amodo, Clean Cities Campaign, Asvis e la Fondazione Michele Scarponi – firmata dai deputati Roberto Morassut (primo firmatario) Francesca Ghirra, Giulia Pastorella, Anthony Barbagallo, Valentina Ghio, Filiberto Zaratti, Angelo Bonelli, Ouidad Bakkali, Andrea Casu, presenta un corpus di 18 articoli che fondono elementi delle normative spagnola, inglese e francese. Questi includono la riduzione diffusa della velocità nei centri urbani, l’attribuzione di responsabilità legate alla potenziale capacità di causare danni sulla strada e la promozione di una cultura di mobilità sostenibile.
La legge propone anche risorse, strumenti e semplificazioni per adeguare le norme sulla viabilità e sull’infrastruttura stradale alla moderazione del traffico e della velocità. Ciò include un rafforzamento dei controlli, il rispetto delle regole di comportamento sulla strada e campagne di educazione, informazione e comunicazione rivolte alla cittadinanza e a tutti gli utenti.
Le Città 30 come soluzione a più problemi
Le Associazioni promotrici della campagna #Città30Subito sottolineano che la proposta di legge delle Città 30 non solo ridurrà il numero di morti sulle strade, ma rappresenta anche un’occasione straordinaria per la rigenerazione urbana. Prendendo l’esempio della città di Bologna, la prima grande città italiana a muoversi concretamente in questa direzione, si evidenzia come la moderazione della velocità richieda una riprogettazione infrastrutturale delle aree pubbliche, rendendo immediatamente riconoscibile il concetto di Città 30 e cambiando radicalmente l’uso delle città e le abitudini di mobilità. Questo crea un contesto urbano più vivibile e sicuro.
Verso una legge nazionale per le Città 30
Il disegno di legge “Norme per lo sviluppo delle Città 30 e l’aumento della sicurezza stradale nei centri abitati” presentato oggi in Parlamento rappresenta una significativa iniziativa per affrontare la tragedia degli incidenti stradali in Italia. La combinazione di politiche già adottate in altre città europee promette di portare benefici tangibili alla sicurezza stradale e alla qualità della vita nelle città italiane. Con il sostegno dei parlamentari e delle associazioni coinvolte, la speranza è che questa proposta possa diventare una legge nazionale per trasformare le città italiane e i loro spazi in ambienti più sicuri e sostenibili.
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