Mobilità

“Redditi non dichiarati”: indagato il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani

Il presidente dell’Aci (Automobile Club d’Italia) Angelo Sticchi Damiani indagato perché avrebbe nascosto milioni di euro nei suoi redditi dichiarati. Nel periodo dal 2017 al 2020, Sticchi Damiani avrebbe autocertificato un reddito annuale di soli 246 mila euro, nonostante avesse guadagnato molto di più. L’accusa di falso in atto pubblico – riportata dalle cronache che ricostruiscono la vicenda giudiziaria – è stata avanzata dal procuratore Carlo Villani.

Angelo Sticchi Damiani presidente Aci

L’indagine per falso in atto pubblico

L’indagine è iniziata a seguito di una segnalazione interna all’Aci, che ha notato un aumento significativo dei redditi dichiarati da Sticchi Damiani nel corso degli anni. Gli investigatori hanno scoperto che, nonostante avesse dichiarato guadagni di 246 mila euro in un anno, il manager aveva in realtà incassato oltre un milione e 590 mila euro grazie alle diverse cariche ricoperte all’interno delle società legate all’Aci, come Sara Assicurazioni (partecipata all’80% dall’Aci). Questi redditi non dichiarati avrebbero superato di molto il limite massimo consentito dalla legge per i manager pubblici.

Il caso Sticchi Damiani

L’avvocato di Sticchi Damiani, Roberto Eustachio Sisto, spiega che il suo assistito «chiarirà all’Autorità giudiziaria in tempi rapidissimi l’insussistenza di ogni addebito». Il caso di Sticchi Damiani emerge proprio mentre si discute del limite massimo agli stipendi pubblici e della possibile esenzione da questa norma per i dirigenti coinvolti nella progettazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Nel 2023, Sticchi Damiani è stato il secondo dirigente pubblico italiano con il reddito dichiarato più alto, guadagnando circa due milioni grazie anche a impegni nel settore privato.

Dichiarazioni inferiori ai guadagni reali?

L’inchiesta ha evidenziato che Sticchi Damiani avrebbe fornito autocertificazioni taroccate riguardo ai suoi redditi dal 2017 al 2020, dichiarando cifre notevolmente inferiori a quanto realmente percepito. Gli investigatori hanno rilevato che i suoi guadagni reali sarebbero stati molto più alti e che le cariche non dichiarate all’interno delle società legate all’Aci avevano un ruolo chiave nel superare il limite legale.

Sticchi Damiani avrà venti giorni per presentare le sue ragioni in risposta alle accuse dopo la conclusione delle indagini investigative.

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