Bicicletta e benefici al cuore. Il ciclismo e in generale l’uso della bici, essendo un’attività prettamente di tipo aerobico, ha un impatto positivo sul sistema cardiovascolare. In che modo il cuore e l’intero apparato circolatorio possono trarre giovamento da un’attività costante in bicicletta? In questo articolo andremo a vedere in che modo la bici fa bene al cuore.
Indice
• Anatomia del cuore
• Benefici immediati
• Benefici a lungo termine
• Quanto pedalare per vedere miglioramenti?
• Concludendo
Anatomia del cuore
Il cuore è un organo cavo, posto dietro lo sterno, che ha una funzione di pompa. Il suo compito è mandare in pressione il sangue, affinché possa irrorare i distretti più lontani. Il cuore è diviso in 4 parti: due atri, posti superiormente e due ventricoli, posti inferiormente.
L’atrio destro riceve il sangue venoso, ovvero il sangue che ha ceduto l’ossigeno e ha immagazzinato l’anidride carbonica. Da qui passa al ventricolo destro, che invia il sangue nuovamente ai polmoni grazie alle arterie polmonari. Il sangue così cede l’anidride carbonica e immagazzina nuovo ossigeno, per tornare poi all’atrio sinistro. Da qui passa al ventricolo sinistro, dove viene immesso nell’aorta e da qui raggiunge nuovamente la periferia.
Il cuore è formato da tessuto muscolare di tipo striato involontario, ovvero formato da cellule (dette miocardiociti) che si contraggono senza che vi sia l’intervento della volontà.
Il cuore si contrae e dilata continuamente, per riempirsi di sangue e poi espellerlo e così mandarlo in circolo. Il sangue infatti si muove nelle arterie con una certa pressione, definita pressione arteriosa. Il numero di contrazioni (ovvero i battiti) che il cuore effettua in un minuto è detta frequenza cardiaca, indicata spesso con l’unica bpm (beats per minute). Possiamo distinguere la frequenza cardiaca in a riposo (quando non pratichiamo attività fisica) e da sforzo. La frequenza cardiaca a riposo di un sedentario è circa 70 bpm.
Un altro valore importante è la gittata cardiaca, ovvero la quantità di sangue che il cuore riesce a immettere nelle arterie a ogni singolo battito. La gittata cardiaca di un adulto maschio a riposo è di circa 70ml/battito.
Benefici immediati
Come tutte le attività di resistenza a base aerobica, il ciclismo richiede un superlavoro al cuore, che deve irrorare i tessuti che stanno lavorando, affinché siano sempre carichi di ossigeno nuovo e possano eliminare i prodotti di scarto. Quando noi andiamo in bici, obblighiamo il nostro cuore a modificare il suo comportamento, affinché possa sostenere la nostra attività.
Cosa succede quindi quando andiamo in bici?
• La frequenza cardiaca in 40 secondi raggiunge l’80% del suo massimo valore;
• Il volume di sangue immesso, ovvero la gittata cardiaca aumenta fino a 25 volte;
• Si ha una vasodilatazione arteriosa, ovvero le arterie si dilatano, in modo che possa passare più sangue nell’unità di tempo;
• Gli atri e i ventricolo si riempiono maggiormente di sangue che a riposo;
• L’80% del nostro sangue va ai muscoli che stanno lavorando maggiormente;
Pedalare è quindi uno stress per il cuore, che deve adattarsi per riuscire a far fronte a un impegno così elevato.
Benefici a lungo termine
Dato che il nostro corpo si adatta allo stress, il cuore e il sistema cardiocircolatorio si modificano per diventare più efficienti. Un’attività in bici costante e moderata (30 minuti al giorno, il classico bike to work) produce modifiche positive permanenti al cuore:
• Si migliora la potenza aerobica, quindi il sangue riesce a portare più ossigeno ai muscoli, che lo estraggono dall’emoglobina e quindi s’innalza la soglia aerobica;
• Aumenta la gittata cardiaca;
• Aumenta il volume di sangue che circola nelle arterie (il cosiddetto letto circolatorio);
• Il cuore diventa più grande (si ha un aumento della massa, definita ipertrofia miocardica). Il cuore diventa più pesante e più grande, quindi riesce a contenere maggiore volume di sangue.
• Aumenta la capillarizzazione dei muscoli (angiogenesi), con miglior irrorazione periferica;
• Il cuore lavora soprattutto bruciando acidi grassi non esterificati, cioè liberi. Un’attività sportiva come il ciclismo migliora il consumo di acidi grassi da parte del cuore;
• Si riduce la frequenza cardiaca a riposo, che può raggiungere picchi di 40-38bpm (una condizione definita bradicardia dell’atleta). Questo fa sì che il cuore riesca a espellere la stessa quantità di sangue con meno battiti, quindi affaticandosi meno;
• Si riduce la frequenza cardiaca raggiunta per lo stesso tipo di sforzo, quindi il cuore si stressa meno per compiere un determinato lavoro;
Tutto questo ha un’azione protettiva del cuore e delle arterie, riducendo i fattori di rischio di malattie cardiovascolari come ipertensione arteriosa, angina, infarto del miocardio.
Quanto pedalare per vedere miglioramenti?
La parola d’ordine è costanza. Bisogna effettuare uscite costanti e graduali, come andare al lavoro in bici. 30 minuti al giorno hanno un beneficio maggiore di 3 ore alla domenica.
Il tempo necessario affinché la frequenza cardiaca a riposo si abbassi è di 2/3 settimane. E’ importante essere costanti perché le modifiche strutturali dell’organismo (la cosiddetta supercompensazione) sono reversibili, cioè ritornano al punto di partenza.
Uno studio ha dimostrato che un atleta professionista infortunato, che non effettua alcun tipo di allenamento per almeno 4 mesi, ha la possibilità di vedere ridurre le proprie capacità di prestazione e di renderle simili a quelle di un amatore appassionato. Questo perché il corpo, se non stressato, ritorna alla sua condizione iniziale, poiché non ritiene necessarie tali modifiche.
Concludendo
Abbiamo visto quanto andare in bici sia un’attività benefica a carico del cuore e come la pratica moderata e costante (e sana) di questa attività, per abitudine o sport, sia fondamentale per limitare i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, la prima causa di morte nei paesi come l’Italia.
Salve ho 45 anni, ho avuto un infarto due anni fa, ho sempre praticato sport a nche a livello agonistico (calcio e mtb). Ora… Vorrei sapere visto che il mio cardiologo mi ha consigliato di fare sport ma non mtb, a chi devo dare retta? Ciclismo solo a livello di passeggiata evitando cioè le salite… Può servire? O serve solo a farmi sentire un vecchio? Grazie.
salve, mi alleno 2 volte a settimana. 46 anni, battiti a riposo sotto 50. Dopo un allenamento intenso i battiti a riposo non scendono sotto i 60 per tutto il giorno. é normale o é troppo lento il recupero? grazie!
Così, giusto per la cronaca, ho ripreso gli allenamenti da circa tre mesi e oltre ad aver riportato la pressione sanguigna a valori normali (il medico voleva darmi la pillola), ho anche abbassato il battito a riposo da 78/80 a meno di 60 (54 il valore più basso registrato ieri ???)
Ciao Dario,
sono felice per la tua situazione!
Continua così e aggiornaci su come va!
A presto
Omar Gatti