La sempre più crescente popolarità del bikepacking ha avvicinato moltissimi ciclisti all’idea del viaggio in bicicletta. Sollevando infatti dall’utilizzo di appositi portapacchi, il bikepacking ha permesso di estendere le modalità di viaggio anche a settori finora rimasti esclusi, come la bici da corsa o la mtb. Sia che il vostro obiettivo sia effettuare la traversata dell’Europa in puro stile ultracycling o di affrontare uno dei tanti trail che stanno nascendo nel nostro paese, il bikepacking è la soluzione ideale per farlo. Prima però dovrete allestire la bici, scegliendo le borse adatte a voi. Vediamo quali sono i criteri di scelta delle borse da bikepacking e quali le proposte del mercato.
Indice
• Capire le proprie esigenze
• Caratteristiche delle borse da bikepacking
• Posizionare le borse da bikepacking
• Concludendo
Capire le proprie esigenze
Se dovessimo racchiudere tutti i consigli che leggerete in questo articolo in una sola frase, sarebbe: “conosci te stesso e saprai che borse acquistare”. Così come per qualsiasi aspetto della bici, anche le borse da bikepacking devono adattarsi al vostro stile di guida, alle vostre necessità ed esigenze. Non esiste un assetto da bikepacking migliore in assoluto, ma solo quello che è perfetto per voi. Per poter capire quali siano le vostre esigenze e quindi trovare il modo di risolverle, potete rispondere alle seguenti domande:
• “Che bici userò?”: sembra banale ma non lo è, poiché dal tipo di bici deriva anche l’assetto delle borse da bikepacking. Esistono delle distanze precise tra reggisella e ruota o tra le leve del freno, che devono essere rispettate per montare determinate borse. Per cui già il tipo di bici che userete (e le dimensioni utili a disposizione) determineranno su quali borse orientarvi;
• “Dormirò in albergo o in tenda?”: il bikepacking può essere vissuto a più livelli. Si possono trovare ultracyclist che hanno con sé una borsa da sella con due cambi e uno smartphone e cicloturisti con borsoni carichi per quattro mesi di viaggio nelle Ande. Nel mezzo tra questi due opposti vi è un mondo. Uno dei criteri essenziali per determinare quali borse scegliere e la loro capienza è sapere se si dormirà in hotel o in campeggio. Infatti la seconda soluzione implica il trasporto di attrezzature supplementari, che richiederanno borse più capienti;
• “Viaggerò in estate o in inverno?”: altra domanda cruciale. La stagione del proprio viaggio influenza il volume necessario, poiché viaggiare con una maglietta e un fondello di ricambio è ben diverso dal farlo con piumino, scarpe, guanti e vestiario invernale;
• “Che media orario voglio tenere?”: determinare a grandi linee quante ore si vorrà pedalare, quante soste si desiderano fare e che media di viaggio tenere, permette di capire che tipo di borse scegliere. Un allestimento minimale e più leggero consentirà di andare più veloci, migliorerà la guidabilità del mezzo e permetterà di fare meno fatica. Ad esempio è stato studiato che a parità di watt espressi sui pedali, un cicloturista in assetto da bikepacking viaggia 2-3 km/h più veloce di un cicloturista con borse e portapacchi. Questo dato, che può sembrare insignificante, fa sì che in 10 ore con il giusto assetto da bikepacking si percorrano 20km in più, che in dieci giorni fanno la bellezza di 200km in più, con la stessa fatica espressa sui pedali;
• “Che tempo farà?”: ho lasciato per ultima questa domanda perché l’ossessione dell’impermeabilità delle borse da bikepacking è in realtà più grande di quando serva. Detto questo, è importante sapere quale sarà il meteo che si troverà lungo il percorso, per capire che materiali e che tipo di borse acquistare. Pedalare in Grecia a luglio sicuramente richiede delle borse diverse da quelle per attraversare la Scozia in autunno.
Una volta trovate le risposte a queste domande, avrete definito il vostro profilo e quindi “conosciuto voi stessi”. Dopodiché potrete passare alla scelta delle borse, pescando tra le varie proposte sul mercato. Prima di farlo è bene capire i materiali delle borse da bikepacking e focalizzarsi sui criteri di scelta reali, per comprendere sul serio da cosa sia determinata la qualità di una borsa.
Caratteristiche delle borse da bikepacking
Quando si scelgono le borse per il proprio assetto da bikepacking, oltre a criteri soggettivi come la preferenza per una o l’altra marca o per il colore, bisogna sempre fare attenzione ad alcuni aspetti:
• Resistenza al taglio: le borse da bikepacking sono ancorate alla bici. Se cadiamo, se poggiamo la bici contro un muro, se la borsa s’impiglia contro un ramo o se inseriamo all’interno un oggetto tagliente, il materiale della borsa stessa deve essere altamente resistente al taglio. Una resistenza assoluta al taglio è fisicamente impossibile, bensì è importante che il materiale che costituisce la borsa sia in grado di limitare l’espansione di eventuali strappi. Mettiamo il caso di dimenticare un coltellino svizzero aperto nella borsa e che la lama pratichi un taglio nella borsa. Il materiale deve essere progettato per far sì che il taglio non “cammini”, cioè non si espanda con l’utilizzo, ma rimanga circoscritto. Questo è importante poiché, se ci si trova lontano da centri abitati e non si ha nulla per riparare lo strappo, la borsa non deve “sbragarsi” perché un taglio si è trasformato in una lacerazione. Per questo è bene prediligere borse realizzate in nylon di tipo balistico, cioè un tessuto in uso nel campo militare, che limita al massimo l’espansione dei tagli;
• Resistenza all’abrasione: le borse da bikepacking non dovrebbero mai entrare a contatto con le ruote ma questo è impossibile. Vuoi per aver caricato materiale troppo pesante, vuoi per aver distribuito il peso in modo sbagliato o per aver montato male le borse per distrazione o stanchezza, può succedere che la ruota sfreghi sulla borsa. E’ quindi importante osservare le borse e verificare che vi siano degli spessori di protezione nei punti più esposti. Questi spessori sono realizzati con materiale plastico (solitamente PVC), che rende la borsa lievemente più pesante ma che fa sì che eventuali sfregamenti contro la ruota non lacerino la borsa;
• Afflosciamento a vuoto ridotto: il problema comune a tutte le soluzioni di bikepacking è l’afflosciamento a vuoto delle borse. Tutte le borse da bikepacking sono progettate affinché il materiale che vi si ripone all’interno funga anche da struttura portante, ovvero costituisca “l’ossatura” che impedisce alla borsa di collassare. Quando la borsa è vuota questo principio viene meno e quindi spesso succede che la borsa si afflosci e sfreghi sulla ruota, nonostante una chiusura certosina. Per capire il comportamento a vuoto della borsa, quando la si acquista è bene chiuderla, afferrarla da un’estremità e simulare alcuni sobbalzi e vedere se e quanto questa si piega. Osservate anche i fianchi della borsa, poiché se sono presenti delle lamelle in PVC, significa che l’afflosciamento a vuoto sarà ridotto, grazie al supporto dato dal materiale d’apporto;
• Impermeabilità: ho lasciato per ultimo questo aspetto, che molti invece reputano essere il principale metro di giudizio di una borsa. In realtà la vera necessità di una borsa totalmente stagna si ha in quelle a manubrio o in quelle piccole che si fissano al tubo orizzontale. Qui infatti di solito si ripongono documenti e oggetti elettronici, per cui è bene verificare che la borsa sia stagna e che anche le cerniere abbiamo subito un processo d’impermeabilizzazione. Per le borse da sella, il discorso è differente. Il problema di una borsa stagna è dato dal fatto che l’acqua non entra ma che nemmeno può uscire. Pensiamo a un viaggio in un ambiente umido o piovoso: a fine giornata siamo zuppi d’acqua e riponiamo i nostri vestiti nella borsa. Se questa è stagna, l’umidità rimarrà all’interno, con la possibilità di bagnare i vestiti puliti e di diffondere uno sgradevole odore di umido. Stesso identico problema in una situazione opposta: ci fermiamo al mare e facciamo il bagno, poi infiliamo costume e ciabatte nella borsa. Per questo è meglio, piuttosto che ossessionarsi con borse da sella stagne, usare una borsa non stagna e poi dotarsi di sacchi in nylon o specifici per il bikepacking, che siano realmente impermabili. E’ un trucco che alpinisti ed escursionisti hanno usato per decenni in montagna, dividendo all’interno dello zaino le cose asciutte da quelle bagnate con dei sacchetti di plastica. Alcune borse da bikepacking presentano due scomparti separati, uno stagno dove riporre le cose asciutte e uno non impermeabile dove alloggiare vestiti bagnati;
Posizionare le borse da bikepacking
Quali sono le proposte sul mercato per allestire la propria bici? Eccole qui di seguito:
• Borse da sella: sono le più comuni e quelle che immediatamente rimandano all’idea stessa del bikepacking. Si tratta di borse di volume variabile dai 7 ai 20 litri, che consentono di alloggiare un gran numero di capi di vestiario, in base alle proprie esigenze. Di solito si fissano con un velcro al reggisella e con due nastri a clip ai binari della sella. L’importante, quando si procede alla scelta, è controllare le indicazioni del fornitore sulla luce tra sella e pneumatico e sulla lunghezza di svettamento del reggisella dal telaio, altrimenti non si potranno montare. Per viaggi brevi o per affrontare sfide di ultracycling, a volte una sola borsa da sella è più che sufficiente;
• Borse da manubrio: sono borse che si fissano al manubrio grazie a degli appositi ganci o nastri a velcro. Due sono gli aspetti importanti. Il primo è la lunghezza, poiché varia da borsa a borsa. Questo aspetto è importante nelle pieghe da corsa, poiché lo spazio è limitato. Il secondo è il sistema di fissaggio. Le borse dovrebbero avere (non tutte ne sono dotate) degli spessori che le mantengano staccate dal manubrio, in modo da far passare i fili del cambio e del freno. Alcune borse si fissano sopra le guaine e interferiscono coi cavi, soprattutto quando si gira lo sterzo. Le borse da manubrio tipo sono pensate per chi effettua viaggi in autosufficienza, poiché consentono di ancorare sacchi a pelo, materassini o la tenda;
• Borse da telaio: sono borse da telaio s’inseriscono nella luce del carro anteriore. Qui la scelta è più difficile, perché le dimensioni variano dal tipo di bici e anche dalla taglia, per cui bisogna sempre misurare la luce a disposizione, affinché si possano montare. L’importante è che le borse siano studiate per non interferire con eventuali portaborraccia già installati. Le borse a telaio non sono indispensabili, a meno che non abbiate un grosso carico da trasportare oppure dobbiate stare fuori per molto tempo, necessitando quindi di un volume a disposizione elevato;
• Borsette da tubo orizzontale: si tratta di piccole borse che si fissano al tubo orizzontale e allo stem (o al reggisella). Sono molto pratiche per riporre piccoli oggetti o cose da usare spesso (come lo smartphone, la macchina fotografica, i documenti). Possono essere una soluzione adatta anche per riporre le barrette energetiche e i gel. In questo caso è meglio che siano dotate di una retina esterna per accogliere le carte vuote, poiché così si evita di impiastricciare l’interno della borsa.
Concludendo
Abbiamo visto nel dettaglio con quali criteri scegliere le borse da bikepacking. Vi ricordo che per prima cosa è importante analizzare sé stessi, le proprie necessità e condizioni di viaggio, per capire che tipo di borse installare e la capienza richiesta. Poi si potranno scegliere i modelli più idonei, sempre valutandone le caratteristiche realizzative, la resistenza all’usura e all’acqua.
Un metodo ancora più efficace per capire di cosa si ha davvero bisogno è quello del fai-da-te: ci si può costruire la propria borsa, magari legando con un nastro una borsa o uno zaino, con una spesa minima e poi valutando i pro e i contro della scelta. Solo con l’esperienza è infatti possibile trovare il proprio assetto da bikepacking perfetto, che potrà essere riproposto (con piccole modifiche) per ogni viaggio, sia esso su strada che su un trail.
Mi sto organizzando per fare un viaggio in bici
Ciao. a tutti
vi scrivo per chiedervi un consiglio sulle borse da bikepacking. Io ho una MTB Cannondale con forcella Lefty,secondo voi qual’è la borsa migliore da mettere avanti?