Montare un movimento centrale a calotte integrate

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Presentata nel 2003 da Shimano sul gruppo XTR, la tecnologia a calotte integrate ha apportato una vera rivoluzione nel modo di concepire il movimento centrale stesso. Il perno s’intregra nella guarnitura, migliorando la rigidità, mentre i cuscinetti sono inseriti a pressione all’interno delle calotte avvitate al telaio, migliorando la scorrevolezza e semplificando notevolmente le procedure di montaggio e di regolazione. In questo articolo ci occuperemo del corretto montaggio di un movimento centrale a calotte integrate del tipo Shimano Hollowtech II, ma la procedura si adatta a qualunque tipo di centrale integrato a filetto.

Anatomia di un centrale a calotte integrate

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Un movimento Hollowtech II (e qualsiasi tipo di centrale integrato) presenta due calotte formate da una parte filettata e da una di diametro più grande, dove sono stati inseriti i cuscinetti. Entrambe le calotte si avvitano al telaio sulla scatola del movimento centrale e vengono collegate tra loro da un tubo in plastica che funge da protezione del perno integrato nella guarnitura.

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Questa soluzione innovativa ha eliminato i vari problemi di regolazione dei classici movimenti centrali a calotte regolabili, così come ha aumentato la rigidità torsionale rispetto ai movimenti centrali a cartuccia.

Quando si acquista un movimento centrale di questo tipo, vi sono degli aspetti importanti cui fare attenzione, per evitare di sbagliare:

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Filettatura: i centrali Hollowtech sono proposti sia in filettatura BSA che Italiana. Oltre al diverso passo e dimensione dei filetti, l’aspetto più immediato è il differente senso di avvitamento della calotta destra. Nel filetto BSA la calotta si avvita in senso antiorario mentre nel filetto Italiano si avvita in senso orario. Questo sta a significare che i due filetti non possono mai essere scambiati, pena la possibilità di rovinare il filetto della scatola del movimento (che richiederebbe quindi un ripasso). Per questo è bene sapere che tipo di filetto è presenta sulla bici su cui dobbiamo intervenire. Un sistema immediato per riconoscere i filetti è osservare le calotte montate e da sostituire, poiché di solito viene indicato il verso di avvitamento con una freccia e la dicitura inglese “Tighten” (che significa serraggio). Se il senso di avvitamento è identico, allora è un filetto italiano, se invece è opposto allora il filetto è inglese. Se la bici è invece di primo montaggio e non abbiamo la possibilità di effettuare questa verifica, il primo passo è quello di cercare sul sito del costruttore per controllare le specifiche, altrimenti non rimane che usare un contafiletti e verificare il senso di avvolgimento interno del filetto;

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Larghezza scatola: dovete misurare con il calibro la larghezza della scatola del movimento centrale, per vedere se è da 68mm, 73mm o 83mm, poiché sulla base di questa misura andranno usati i distanziali per aumentare la luce tra i cuscinetti e quindi rendere possibile il montaggio delle differenti guarniture. Il sistema di calcolo degli spessori è un po’ complicato, per cui cerco di riassumerlo in questa tabella:

Larghezza scatola Calotta destra Calotta sinistra
68 mm 2 x 2.5mm 1 x 2,5mm
73 mm 1 x 2,5mm nessun distanziale
83 mm 2 x 2,5mm 1 x 2,5mm

L’uso dei distanziali è essenziale per montare le guarniture con la corretta linea catena.

Montare un centrale a calotte integrate: tempistiche, difficoltà e attrezzatura

Il montaggio di un movimento centrale a calotte integrate è una procedura semplice che non impegna per più di 10 minuti, al netto del tempo impiegato per capire il senso di avvitamento delle calotte e il numero di distanziali da usare.

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L’attrezzatura necessaria è la seguente:
• Grasso bianco antigrippaggio: per l’ingrassaggio dei filetti;
• Chiave per calotte: si tratta di una speciale boccola in acciaio che ricalca le brocciature delle calotte e consente di installarle senza rovinarle;
• Chiave a cricchetto: per il montaggio delle calotte e il relativo serraggio. Conviene usare una chiave con un bel braccio di leva;
• Sgrassatore e straccio: per la pulizia;

Montare un centrale a calotte integrate passo-passo

Step 1: Pulire i filetti

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Per prima cosa bisogna spruzzare un velo di sgrassatore sui filetti della scatola del movimento e rimuovere con lo straccio tutte le tracce di sporco, grasso vecchio o di ossidazione;

Step 2: Ingrassare i filetti della scatola

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Cospargere ora entrambi i filetti della scatola del movimento con un abbondante velo di grasso bianco antigrippaggio.

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In questo modo l’installazione sarà più facile e si eviterà che i filetti possano grippare, rendendo impossibile una futura estrazione delle calotte;

Step 3: Ingrassare la calotta destra

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La prima che deve essere montata è la calotta destra, collegata al tubo parapolvere.

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Cospargete i filetti della calotta con un abbondante velo di grasso bianco antiseize;

Step 4: Inserire i distanziali destri

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Seguendo lo schema indicato in precedenza, inserite i distanziali necessari sulla calotta destra;

Step 5: Montare la calotta destra

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Presentate la calotta sulla scatola e avvitatela a mano, facendola ruotare nel senso di avvitamento (orario per filetto ITA e antiorario per filetto BSA).

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Fermatevi subito se la calotta diventa dura dopo un solo giro, significa che siete entrati storti. Estraetela e riprovate.

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La calotta infatti deve avvitarsi con facilità per parecchi giri di filetto, fino a che non diventa impossibile da serrare a mano.

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Dopodiché fate combaciare le scanalature di boccola e calotta e mandate quest’ultima in battuta contro la scatola.

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Concludete il serraggio con forza, Shimano consiglia una coppia di serraggio di 35-50Nm.

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Una volta concluso il serraggio rimuovete il grasso fuoriuscito con uno straccio;

Step 6: Preparare la calotta sinistra

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Come visto in precedenza, per prima cosa cospargete i filetti della calotta sinistra con grasso bianco antigrippaggio.

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Dopodiché inserite i distanziali necessari, come da tabella indicata in precedenza.

Step 7: Installare la calotta sinistra

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Avvitate ora la calotta sinistra, che si avvita sempre in senso orario in entrambi i filetti, facendo sempre attenzione a non entrare storti né a forzare (proteste rovinare i filetti).

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Terminate il montaggio con la bussola e la chiave a cricchetto. Infine rimuovete il grasso in eccedenza con uno straccio.

Concludendo

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Abbiamo visto come montare un movimento centrale integrato, dove la teoria (tipo di filetto e distanziali) è ben più difficile della pratica. Questo tipo di movimento centrale è ormai lo standard per le bici di media e alta gamma, anche se sente sempre di più la presenza dei movimenti di tipo press-fit. Per questo è molto facile che vi troviate a doverne montare uno!

Video

Commenti

5 Commenti su "Montare un movimento centrale a calotte integrate"

  1. Andrea ha detto:

    Buongiorno , la regola 1 spessore a sx e 2 a dx vale per tutti i mov centrali da 68 , indipendentemente se monocorona o tripla ?
    Io ho Mov. da 68mm BSA , e guarnitura deore 22-30-40 nuova. Adesso con uno spessore a dx da 2.5 , le pedivelle distano dal piantone a dx 69.4mm e a sx 70.9mm , misurati con calibro ventesimale e con “più precisione possibile”. Con la regola in tabella , verranno ancora meno simmetriche la dx e la sx dal piantone. Quella tabella vale per tutto ? Come posso fare ? Grazie in anticipo.
    Andrea

  2. edo ha detto:

    buongiorno,
    ho per le mani un telaio, di cui non conosco nulla con una scatola per movimento centrale un po’ strana:
    le misure sono misure 36mm x 73mm, non ho ancora avuto modo cdi capire se la filettatura (come senso di rotazione) sia italiana o inglese, ma il diametro sembra quello italiano.
    avendo sue movimenti centrali a disposizione ho verificato che la calotta sinistra ita va bene mentre quella BSA sta larga e non avvita.
    Supponendo che il filetto sia italiano il fatto di avere 73mm e non 70 puo’ dare problemi al montaggio della guarnitura?
    Se il filetto fosse inglese, dove trovo calotte con diamtero 36mm e non 1.36″?

    grazie
    Edoardo

  3. Andrea Trucco ha detto:

    Buongiorno, non sono sicuro di avere ben compreso la questione dei distanziali.
    C’è una differenza se il montaggio è su BDC o MTB?
    Per esempio: BDC , scatola movimento centrale da 68mm (passo BSA , ma non credo che questo implichi differenze), guarnitura Shimano doppia da 10V, telaio con luce tra i forcellini posteriori pari a 135mm : dalla tabella sopra esposta 5 mm a Dx e 2,5mm a Sx.
    Sembrerebbe di sì ma nel video non vengono utilizzati.. Le calotte sono avvitate senza distanziali. Stessa cosa anche in altri video presenti in rete , quasi sempre quando nei tutorial si impiega un telaio BDC. Quindi la domanda è : differenze nell’impiego dei distanziali tra BDC e MTB? C’è un caso in cui i distanziali non si utilizzano?
    Grazie.
    Andrea

  4. luciano ha detto:

    Ciao, devo istallare su MTB in carbon un movimento centrale shimano SM-BB70 su scatola movimento da 68 con guarnitura XT tipo FC-M785 10SP hollowtech 2 modificata a monocorona. Che distanziatori mettere sul movimento centrale. C’è una logica nel mettere i distanziatori, grazie.

    1. Omar Gatti ha detto:

      Ciao Luciano,
      sì c’è una logica nei distanziali ed è anche indicata nell’articolo, se noti

      Buone pedalate!

      Omar

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