Pacemaker e ciclismo: come pedalare per un cuore più forte

Pacemaker e ciclismo: si può andare in bici anche se si è portatori di pacemaker? E se sì, quali sono le accortezze da applicare?

L’attività fisica nei pazienti con pacemaker è un tema delicato, ma numerosi studi hanno dimostrato che, se condotta sotto controllo medico, può migliorare significativamente la qualità della vita, la capacità aerobica e il benessere psicologico. In questo articolo vedremo come massimizzare il rapporto tra pacemaker e ciclismo.

Effetti del ciclismo sul cuore

Prima, un veloce excursus sugli effetti dell’attività fisica in bici sul cuore e sul sistema cardiovascolare:

Miglioramento della funzione cardiaca | L’esercizio regolare aumenta l’efficienza del cuore, che diventa capace di pompare più sangue con meno sforzo. Questo riduce la frequenza cardiaca a riposo e sotto sforzo.
Miglioramento della circolazione sanguigna | L’esercizio aiuta a migliorare la circolazione, riducendo il rischio di trombosi e problemi venosi, mantenendo i vasi sanguigni flessibili ed elastici.
Aumento della capacità aerobica | Il cuore e i polmoni diventano più efficienti nel fornire ossigeno ai muscoli, migliorando la resistenza aerobica e riducendo la fatica.
Riduzione della pressione arteriosa | L’attività fisica aiuta a mantenere la pressione sanguigna a livelli salutari, riducendo il rischio di ipertensione.
Riduzione del colesterolo | L’esercizio contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo LDL (“cattivo”) e aumentare il colesterolo HDL (“buono”), riducendo il rischio di malattie cardiovascolari.
Prevenzione delle malattie cardiache | L’attività fisica riduce il rischio di sviluppare patologie come l’aterosclerosi, l’infarto e l’ictus, migliorando la salute delle arterie e del sistema vascolare.
Riduzione dello stress e miglioramento del benessere emotivo | L’esercizio fisico stimola la produzione di endorfine, che migliorano l’umore e riducono lo stress, entrambi fattori importanti per la salute cardiaca.

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Pacemaker e ciclismo: cos’è e perché si applica?

Un pacemaker è un dispositivo medico impiantato sotto la pelle, generalmente nella zona toracica, che serve a regolare il battito cardiaco quando il cuore non è in grado di farlo in modo efficace da solo. Viene utilizzato in persone che soffrono di aritmie (alterazioni del ritmo cardiaco), come bradicardia (battito cardiaco troppo lento), o altre condizioni in cui il cuore non riesce a mantenere un ritmo adeguato per garantire una corretta circolazione sanguigna.

Il pacemaker invia impulsi elettrici al cuore per stimolare le contrazioni del muscolo cardiaco, mantenendo così un ritmo regolare. Può funzionare in modalità continua o solo quando rileva che il cuore non sta battendo correttamente.

Per un paziente, avere un pacemaker comporta generalmente:

Ritorno a una vita più normale: per molte persone, l’impianto di un pacemaker consente di recuperare un’attività fisica e quotidiana normale, riducendo sintomi come affaticamento, vertigini o svenimenti.
Monitoraggio periodico: è necessario controllare il pacemaker regolarmente per assicurarsi che funzioni correttamente e regolare eventuali parametri.
Attenzione ai dispositivi elettronici: alcuni apparecchi possono interferire con il pacemaker (ad esempio, certe apparecchiature mediche o dispositivi di sicurezza con forti campi elettromagnetici).
Vita attiva: la maggior parte delle persone con pacemaker può praticare sport e attività fisica, ma con alcune limitazioni in base al tipo di attività e alle condizioni specifiche del cuore.

Il pacemaker non cura la malattia cardiaca ma aiuta a gestirne i sintomi e a prevenire episodi gravi.

Attività fisica, pacemaker e ciclismo

Ma quindi che rapporto c’è tra pacemaker e ciclismo?

Lo studio “Long term quality-of-life in patients with bradycardia pacemaker implantation” (International Journal of Cardiology, 2013), ha esaminato l’impatto a lungo termine dell’attività fisica nei pazienti con bradicardia e pacemaker. I risultati mostrano un miglioramento della qualità della vita dei pazienti, anche se è necessario personalizzare l’attività fisica per prevenire complicazioni e massimizzare i benefici. Lo studio suggerisce che un’attività fisica moderata, svolta in sicurezza, è consigliata per questi pazienti.

Questo studio, dal titolo “Cardiovascular patients’ experiences of living with pacemaker“ (Arya, 2015) ha esaminato l’esperienza di pazienti che vivono con un pacemaker. È emerso che una regolare attività fisica, combinata con il supporto psicologico, può migliorare il benessere generale dei pazienti. Tuttavia, la paura di danneggiare il dispositivo spesso limita l’attività fisica. L’educazione sui limiti e le possibilità offerte dall’attività fisica può contribuire a ridurre questi timori (Ghojazadeh et al., 2015).

Le linee guida per pacemaker e ciclismo, elencate nello studio “Recommendations for participation in leisure-time physical activity and competitive sports of patients with arrhythmias and potentially arrhythmogenic conditions” (Ep Europace, 2021), consigliano di praticare attività fisiche leggere o moderate, appunto come il ciclismo, evitando sport di contatto o ad alta intensità che potrebbero influenzare negativamente il funzionamento del pacemaker. Queste raccomandazioni sono fondamentali per promuovere uno stile di vita sano nei pazienti con pacemaker;

In sintesi: pacemaker e ciclismo si può. Nei pazienti con pacemaker può apportare significativi benefici fisici e psicologici, ma l’attività deve essere pianificata e monitorata attentamente. Gli studi dimostrano che un approccio equilibrato e personalizzato all’attività fisica può migliorare la qualità della vita e ridurre i rischi associati alle condizioni cardiovascolari ma non ci si può improvvisare atleti da un giorno all’altro.

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