Mobilità

Elezioni a Milano: Mazzei ci riprova

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Elezioni a Milano: Mazzei ci riprova

Elezioni a Milano: Mazzei ci riprova

Mentre incalzano le polemiche sul candidato del centro destra alla poltrona di sindaco del capoluogo lombardo che ha dichiarato di portare sempre con se la pistola, anche in ospedale dove esercita la professione, iniziano a popolarsi gli elenchi dei candidati al consiglio comunale e ai municipi.

Marco Mazzei
Marco Mazzei ha annunciato la propria candidatura

Dopo il fondatore del quotidiano Libero, Vittorio Feltri, che ha annunciato la candidatura esternando la propria contrarietà alle piste ciclabili di ogni tipologia e forma, è arrivata la risposta della lista a sostegno di Beppe Sala, nella persona di Marco Mazzei, giornalista milanese 56enne da sempre molto attivo nella scena della ciclabilità milanese.

“Voglio che la bicicletta sia il nuovo simbolo della mobilità urbana, a rappresentare tutte le forme di micromobilità attiva e un modello di città dove ci sia più equilibrio nella distribuzione dello spazio pubblico e degli spazi” questo è, stando al blog di Mazzei, il primo motivo che lo ha portato a intraprendere la strada della candidatura.

Non è la prima volta che Mazzei tenta la strada delle elezioni: si era già candidato nella precedente tornata e, nonostante le 956 preferenze ricevute non riuscì a entrare nel consiglio comunale. A dispetto della sconfitta alle urne, Mazzei non ha mai smesso di impegnarsi per un miglioramento delle condizioni della mobilità della città di Milano, attraverso l’impegno quotidiano come accompagnatore nella Massa Marmocchi (che nel 2019 ha ricevuto la massima onorificenza milanese, l’Ambrogino d’Oro), l’invenzione del circuito “abbracciami (la versione milanese del GRAB) e l’organizzazione di Milano Bike City, la kermesse che, fino allo scoppio della pandemia, ha cercato di portare in evidenza l’importanza della bicicletta nello scenario cittadino milanese.

L’annuncio della candidatura di Mazzei ha riscosso grande entusiasmo sui social (841 like, 207 commenti e 25 condivisioni su Facebook; 318 like e 31 commenti su Instagram; 53 mi piace, 12 condivisioni e 10 commenti su Twitter; 126 reazioni, 16 commenti e 5.628 visualizzazioni su Linkedin) e fanno pensare che anche la “base” della ciclabilità milanese non aspettasse altro che questo annuncio per attivarsi.

Ma se il “sentiment” sui social non è indice di successo alle urne, è anche vero che i casi di Parigi e di altre città in giro per l’Europa dimostrano che quei politici che puntano sulla bicicletta tendono a incontrare il favore degli elettori. In ogni caso, Mazzei o non Mazzei, è auspicabile che nella composizione del prossimo Consiglio Comunale di Milano figuri qualcuno che sappia spiegare a cosa servono le zone 30, perché la bicicletta fa bene al commercio e perché la qualità dell’aria è un elemento di primaria importanza per il benessere della popolazione, ma soprattutto cosa occorre fare per raggiungere dei risultati credibili e duraturi.

Staremo a vedere cosa succede da qui alla data delle elezioni.

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