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Parroco celebra messa vestito da ciclista: il vescovo lo richiama

Don Fabio Corazzina, parroco di Brescia, l’11 settembre scorso si trovava a Mazara del Vallo per l’iniziativa itinerante a piedi e in bicicletta “Per… corri la Pace”, organizzata dalle Acli bresciane e giunta quest’anno alla sua dodicesima edizione. In quell’occasione Don Corazzina, vestito da ciclista e con una stola arcobaleno al collo, ha celebrato la messa all’aperto per un gruppo di fedeli della ciclocarovana trasmettendola anche in diretta Facebook sul suo profilo:

Don Fabio Corazzina celebra la messa vestito da ciclista

Don Fabio Corazzina celebra la messa vestito da ciclista video

Il richiamo del vescovo

Questo evento curioso, rimasto in sordina per circa una settimana, lunedì 19 settembre è diventato una notizia di cronaca nazionale in quanto il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada ha inviato al prete-ciclista una lettera di richiamo formale e l’ha resa pubblica: “Ti scrivo con sentimento di profonda amarezza – si legge nella missiva – Sono rimasto sconcertato ed estremamente rattristato. Tu sai quanto io apprezzi la tua sensibilità per i temi sociali e la tua attenzione per i più poveri ed emarginati. Ma in questo caso ti devo invece dire che non condivido quanto hai fatto e che considero molto grave quanto avvenuto”.

“Mi stupisce – continua il vescovo – che tu non abbia pensato alle conseguenze di un simile atto, per altro intenzionalmente portato all’attenzione pubblica attraverso i social. Come non rendersi conto dello sconcerto che avrebbe provocato? Qui occorre fare ammenda e chiedere scusa. Lo faccio io a nome tuo nei confronti di tanti che si sono scandalizzati, e mi aspetto che tu condivida con me questo bisogno. Ti chiedo poi un gesto penitenziale, che esprima la consapevolezza della tua responsabilità e in qualche modo intervenga a riparare quanto accaduto”.

Chi è Don Fabio Corazzina

Don Fabio Corazzina, classe 1960 e parroco nella diocesi di Brescia dal 1984, è stato in passato anche coordinatore nazionale di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace. Come prete è molto attivo sui social e nel 2015 era salito agli onori delle cronache per le sue posizioni a favore delle unioni omosessuali e del matrimonio per i sacerdoti. E il 18 marzo 2020, durante la prima ondata della terribile pandemia di Covid-19 che si era diffusa moltissimo proprio nelle zone del bresciano, padre Corazzina aveva girato un video – pubblicato sul canale delle Acli bresciane – davanti alla Leonardo per mettere in contrapposizione il sottofinanziamento cronico della Sanità e le crescenti sovvenzioni per l’industria bellica:

“Negli ultimi dieci anni il sistema sanitario nazionale è stato definanziato di 37 miliardi mentre il sistema militare per la difesa convenzionale è sempre cresciuto. Oggi siamo in grado di costruire F35, bombe, mitragliatrici, pistole, ecc. ma non siamo in grado di realizzare mascherine, ventilatori, ecc. per salvare vite umane. Il Covid-19 con cosa si combatte?”, si chiedeva il parroco bresciano oggi al centro delle polemiche per aver servito messa vestito da ciclista nell’ambito dell’iniziativa itinerante Per… corri la Pace.

Don Fabio Corazzina non ha risposto pubblicamente alla lettera di richiamo del suo vescovo: ma lo hanno fatto i fedeli presenti alla funzione religiosa officiata dal parroco-ciclista. E per venerdì 23 settembre 2022 Don Fabio ha già annunciato la sua presenza in piazza a Brescia per lo sciopero globale per il clima organizzato dal movimento Fridays For Future.

Leggi anche: La risposta al vescovo che aveva richiamato il parroco vestito da ciclista

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Commenti

  1. Avatar Roberto ha detto:

    Evviva don Fabio!
    Vicino, appassionato, dedito, coraggioso, COERENTE!
    Le sue parole avvicinano tutte le PERSONE al messaggio del Vangelo.
    Poco importa come sei vestito (dovrebbero ricordarlo vescovi e cardinali), importa ciò che dici, fai, sei.
    Evviva don Fabio, lontano dalle ipocrisie e vicino ai momenti semplici e VERI, esponendosi in prima persona.

  2. Avatar Adriana ha detto:

    Adriana Ferrero
    Si, evviva don Fabio che sa comunicare, parlare, interagire soprattutto coi giovani come ahimé ben pochi sacerdoti sanno fare e …poveri noi, il vescovo, ben diversamente da Papa Francesco, lo punisce, lo umilia con un articolo irritante per toni e parole fuori luogo e fuori tempo. Don Fabio siamo in tanti con te!

  3. Avatar Irene ha detto:

    Sono convinta della buona fede di questo sacerdote…ma nn condivido quello che ha fatto. La Santa Eucaristia è un mistero grande ..GRANDE! È Dio che si immola nuovamente e noi siamo davanti a questo mistero che non capiremo mai pienamente se nn nell’altra vita. Il fatto che Dio si abbassi così tanto facendosi cibo per noi, pur di non lasciarci soli, per nutrirci, fortificarci, aiutarci, guarirci, liberarci…e tanto altro , nn ci dà il diritto di dimenticarci che Lui è Dio e noi siamo sue creature. Tutto nella liturgia ha il suo perché e ci aiuta a capire, a interiorizzare e a vivere pienamente la sacralità di quello che avviene durante la Santa Messa. Penso a un padre Pio, a un don Ruotolo, a un padre la Grua..guardandoli capivi, avvertivi la presenza di Dio in questo mistero ed è questo ciò che conta

  4. Avatar Paolo Gaffurini ha detto:

    Don Fabio, grandissimo sacerdote sempre attento ai più deboli e dalla parte degli emarginati, ha celebrato una bellissima messa in un ambiente aperto, davanti alla natura, nella terra delle mafie e dello sfruttamento degli immigrati. La lettera pubblica del vescovo è arrogante e imbarazzante nei contenuti e l’unico sentimento che mi suscita è il disprezzo e la vergogna di pensare che nella chiesa Cattolica vi siano ancora correnti così retrogade e antiquate, più attente alla forma che alla sostanza. Un atteggiamento da monarca e da sovrano che impone al suo suddito di chiedere il perdono ed espiare la colpa. Davvero da rimanere basiti, Arnaldo da Brescia sarebbe fiero di Don Fabio. Evviva don Fabio, evviva i rivoluzionari, evviva chi porta gioia e amore nel mondo. Abbasso i prezzolati, grigi, tristi e retrogadi tradizionalisti

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