EuroVelo 7 è uno dei percorsi più lunghi della rete ciclistica ideata dalla ECF, e anche uno dei più “dritti” nel seguire una direttrice nord-sud: 7400 chilometri e più per andare da Capo Nord in Norvegia fino all’isola di Malta nel Mediterraneo, passando per Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Italia.
Conosciuta come Sun Route o Percorso del Sole, offre ai ciclo-viaggiatori una varietà di paesaggi ampia ed eterogenea. Per questa ragione EV7 è uno dei percorsi più belli dal punto di vista naturalistico di tutta la rete EuroVelo.
Tutta la rete EuroVelo è ancora oggi un work in progress, e ogni cicloturista che la percorre in tutto o in parte è una sorta di pioniere che può attivamente contribuire a completarla, inviando informazioni sul percorso scelto, sulla segnaletica, sul fondo stradale eccetera.
Norvegia: 500 km
EV7 coincide per i primi 225 chilometri con EV1, partendo esattamente da Capo Nord – se vi si arriva in estate, il sole qui non tramonta mai. Dopo pochi chilometri, è subito necessario scegliere se affrontare o meno alcuni tunnel. I due tunnel più lunghi, lo Skarsveg (3 km) e il Nordkapp (6,9) sono evitabili prendendo un traghetto dal villaggio di Honningsvag verso Havøysund, ricongiungendosi poi al percorso principale a Smørfjord (si veda la traccia fornita a parte per questa deviazione). Per decidere se affrontare o no i tunnel, la cosa migliore da fare è dare loro un’occhiata su Google Street View.
Superata questa difficoltà iniziale, si continua inoltrandosi nella Norvegia, abbandonando EV1 all’altezza del villaggio di Alta.
La Norvegia è un paese decisamente poco popoloso. L’interno, in cui penetriamo pedalando verso sud, ha una densità abitativa ancora più bassa di quella delle coste, e i villaggi che si incontrano sono piccoli e rari. È necessario quindi programmare molto attentamente le tappe, se si sceglie di dormire in posti attrezzati. Chi viaggia portandosi dietro tenda e sacco a pelo può essere naturalmente più flessibile.
Dal punto di vista altimetrico, molti tratti sono in pianura, con solo delle brevi e facili salite ogni tanto. Inutile dire che il paesaggio in cui si è immersi è spettacolare, fra foreste, fiumi e laghi: siamo dopo tutto nella famosa Lapponia.
Dopo esattamente 400 chilometri dalla partenza si varca la frontiera della Finlandia, all’altezza del villaggio di Kivilompolo. Si pedala descrivendo una specie di U in quella striscia di terra finlandese che si insinua fra Norvegia e Svezia.
Sito del turismo norvegese: VisitNorway
Il breve passaggio in Finlandia
EuroVelo 7 attraversa solo una piccola porzione della Finlandia, tra Norvegia e Svezia, parte della Lapponia finlandese, la regione più grande e settentrionale della Finlandia, e dove si dice provenga il ‘mitico’ Babbo Natale. Segue la Strada Nazionale 93 tra il parco Tarvantovaara ödemarksområde e l’Area Wilderness di Pöyrisjärvi, e poi la Strada Europea E8 lungo il confine svedese, visitando Karesuvanto e Karesuando. Una piccola comunità, divisa in due da un fiume e dal confine tra Finlandia e Svezia. Collegata da un ponte stradale costruito nel 1980, l’area è tradizionalmente di lingua finlandese e sami.
Si entra in Svezia attraversando il fiume Muonio.
Svezia: 2175 km
EuroVelo 7 percorre tutta la lunghezza della Svezia fino a Malmö, da dove un traghetto ci porta in Danimarca. Dal confine con la Finlandia, l’itinerario gira a sud per raggiungere la costa orientale svedese a Luleå, una città costiera nella Lapponia svedese. Poi scende lungo il Golfo di Botnia, fino a raggiungere la piuttosto grande città di Sundsvall. Successivamente, EuroVelo 7 prosegue verso sud-ovest, attraversando il paese dalla costa orientale a quella occidentale e collegandosi alla Kattegattleden, la prima pista ciclabile nazionale della Svezia a Göteborg. Questo percorso ciclabile lungo 395 km, situato in una posizione unica sul mare, va da Göteborg a Helsingborg.
Entrati in Svezia si pedala verso sud fino a incontrare, all’altezza del villaggio di Vittangi (93 km), il fiume Torne, di cui si segue poi il percorso verso sud-est tornando verso il confine con la Finlandia, formato dal fiume stesso. Lungo il fiume i villaggi si fanno più frequenti di quanto visto finora, e anche le foreste cominciano a dare luogo a campi coltivati.
La Finlandia era parte della Svezia fino alla guerra russo-svedese del 1808-1809, e molti villaggi hanno un loro “gemello” dall’altra parte del confine. È così anche per Haparanda/Tornio, la prima città di medie dimensioni toccata da EV7 (355 km). È qui che il fiume Torne sfocia nel mar Baltico, e la città infatti ha sempre avuto una discreta importanza commerciale.
Da qui passa anche EV10, che compie l’intero periplo del mar Baltico. I due percorsi coincidono per circa 800 km, seguendo lungo strade tortuose la frastagliata costa della penisola scandinava. In questa zona i villaggi di pescatori si susseguono frequentemente, punteggiando i vari fiordi.
Le colline svedesi
All’altezza di Sundsvaal (1145 km) EV7 e EV10 si dividono, e ci si inoltra di nuovo nell’interno della penisola scandinava. Se finora il tratto svedese di EV7 è stato sempre pianeggiante, è necessario ora attraversare diverse colline, e il percorso si fa più movimentato dal punto di vista altimetrico; le salite comunque sono sempre brevi e decisamente poco ripide. Questa zona della Svezia è più sviluppata economicamente, e non vi si sperimenta la solitudine che caratterizzava il tratto lappone. Sulle case di legno dominano i colori giallo e rosso. A parte il tratto in cui si costeggia il grande lago Vättern, che introduce un elemento di discontinuità nei lunghi chilometri caratterizzati da boschi e foreste, non vi è più molto da segnalare fino all’arrivo nei pressi di Göteborg, lungo la costa del mare del Nord (1960 km), da dove passano anche EV3 e EV12.
Lungo la costa il percorso torna a essere completamente pianeggiante, e in circa 120 chilometri si arriva a Helsingborg, da cui un veloce tratto in traghetto, come anticipato, porta in Danimarca.
Sito del turismo: VisitSweden
Danimarca: 300 km
Il percorso danese di EV7 scorre interamente nella parte isolana del paese scandinavo, ed è completamente pianeggiante. In Danimarca EV7 coincide con la strada nazionale n°9 . Da Copenaghen a Gedser, è conosciuta come la rotta Berlino-Copenaghen.
Siamo in uno dei paesi europei con la maggiore concentrazione di bici, e le infrastrutture ciclistiche sono molto sviluppate, come ci si accorge fin dall’inizio pedalando lungo la costa del mar Baltico ad Elsinore (Helsingør), dove si trova il castello di Kronborg, in cui è ambientato l’Amleto di Shakespeare. Le piccole città costiere si susseguono quasi senza soluzione di continuità, separate solo da brevi tratti di campagna o foresta. Pedalare in questi posti è comunque sempre piacevole, proprio per la scarsità di traffico e la bellezza delle casette circondate da giardini molto curati.
Si arriva così alla periferia di Copenaghen (37 km), città dal cui centro la traccia fornita si tiene a distanza: è naturalmente consigliabile una breve deviazione, e magari anche una sosta di un giorno o due, per visitare la capitale danese, passeggiare per il quartiere di Christianshavn, e salutare la sirenetta nel porto.
Si continua verso sud, incontrando poco dopo il percorso EV10: i due percorsi coincidono per il resto del tratto danese di EV7. Il paesaggio non cambia molto da quanto si è affrontato finora: si continua lungo la costa fra campi, foreste di faggi e solitarie ville. Alcuni ponti aiutano a passare da un’isola all’altra, tranne quando si deve usare il traghetto per passare dall’isola di Bogo a quella di Falster (235 km). Si continua verso sud arrivando infine a Gedser, da dove un altro traghetto porta in Germania.
Per saperne di più su Copenaghen: Scarica l’ebook Copenaghen in bicicletta
Approfondimenti: Portale turistico danese
Germania: 660 km
Dal porto tedesco di Rostock, sulla costa del Mar Baltico, la EuroVelo 7 segue la Ciclovia Berlino-Copenaghen (D-Route 11). Attraversando lo stato del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, il percorso si dirige a sud verso i Laghi del Meclemburgo.
Le città di Neustrelitz e Güstrow offrono attrazioni culturali lungo il percorso. Successivamente, segue il fiume Havel e le città di Oranienburg e Fürstenberg/Havel, attraversando le tranquille distese dello stato del Brandeburgo in direzione di Berlino. Dopo Berlino, l’itinerario si collega alla Ciclovia dell’Elba (D-Route 10), che attraversa Dresda e porta fino al confine ceco.
I 660 km del percorso tedesco di EV7 scorrono interamente nel territorio di quella che era la Germania dell’Est (ufficialmente Repubblica Democratica Tedesca) dal 1949 al 1990, governata dal pugno di ferro di un regime comunista.
Berlino
L’avvicinamento a Berlino scorre lungo un canale circondato da boschi, per cui quasi non ci si accorge di essere nella periferia della capitale tedesca; si possono ammirare qui anche i tipici Schrebergärten, un’istituzione tipicamente tedesca: si tratta di grandi aree divise in piccoli appezzamenti, che si possono prendere in affitto a poco prezzo. I tedeschi sfogano qui la loro passione per il giardinaggio, o vi coltivano frutti e ortaggi. Questa zona quasi rurale continua fino quasi al centro di Berlino (333 km).
La traccia gps porta a vedere il monumento più famoso di Berlino, la Porta di Brandeburgo, ma vale sicuramente la pena di fermarsi più a lungo: se i resti del triste muro che divideva Berlino in due non sono poi così interessanti, al contrario il museo del muro, al Checkpoint Charlie, è una testimonianza imperdibile della lotta per la libertà condotta da molti cittadini tedeschi fino al novembre 1989.
Per questa città passa anche EV2 e i due percorsi coincidono per circa 120 chilometri, fino a quando, all’altezza della cittadina di Wittenberg (458 km – è qui, sulla porta principale della Schlosskirche, che Lutero nel 1517 affisse le sue 95 tesi che portarono alla riforma protestante), EV7 devia verso sud-est, risalendo il percorso del fiume Elba, che rimarrà un compagno di viaggio a lungo.
Si arriva così a Dresda (612 km): la valle dell’Elba attorno a questo città, per un tratto di 20 km, è stata patrimonio dell’umanità secondo l’UNESCO dal 2004 al 2009 quando, per la costruzione di un ponte, l’agenzia dell’ONU le ha tolto questo status. Il percorso rimane comunque molto bello, e in alcuni tratti si fa fatica a pensare di star pedalando a poche centinaia di metri da una grande città.
Manca ormai poco al confine con la Repubblica Ceca, immerso in una bella foresta.
Per approfondire: Portale turistico tedesco
Repubblica Ceca: 380 km
In Repubblica Ceca, EuroVelo 7 inizia seguendo il fiume Moldava, attraversando la pittoresca città di Český Krumlov, patrimonio dell’UNESCO, České Budějovice e il Castello di Hluboká nad Vltavou.
Dopo Praga, l’itinerario segue la Ciclovia della Moldava fino a Mělník, con castelli straordinari e ripidi vigneti alla confluenza dei fiumi Vltava (Moldava) e Labe (Elba). Lungo il percorso dell’Elba, si passa per Terezín, ex campo di concentramento nazista, Porta Bohemica, una ripida valle dell’Elba con vigneti, e l’altopiano boemo caratterizzato da antichi vulcani.
Dopo la frontiera tedesca, in particolare, le sponde dell’Elba si fanno rapidamente più elevate: siamo nella regione del Sudetenland, terre che fino alla prima metà del ventesimo secolo erano abitate da tedeschi, e per questo fra i primi obiettivi di espansione della Germania nazista. Il paesaggio è decisamente affascinante, con il fiume che continua il suo tortuoso percorso punteggiato da numerosi villaggi.
All’altezza di Litoměřice (56 km) la valle si apre improvvisamente in una grande pianura, e ci si inoltra in quello che era il cuore industriale dell’impero Austro-ungarico: la Boemia.
A Melnik (96 km) giunge il momento di abbandonare l’Elba per seguire il corso di un suo affluente, la Moldava, che si risale fino a Praga (150 km). Questa è una delle città più belle dell’Europa centrale, al centro di molti eventi storici; fermandosi almeno un giorno, si avrà la possibilità di visitarne le più famose attrazioni, come il castello, il Ponte Carlo, e la piazza principale nella città vecchia. Per Praga passa anche il percorso EV4.
Dalla Czechia alle Alpi
Se finora il percorso ceco è stato interamente pianeggiante, è necessario ora cominciare a salire gradualmente di quota per prepararsi all’attraversamento delle Alpi: i 220 km che portano al confine austriaco sono decisamente movimentati dal punto di vista altimetrico, con una serie di salite (una decina le più significative, fra i 6 e i 12 km l’una) che richiedono un certo impegno (anche se raramente le pendenze superano il 5%). Dal punto di vista paesaggistico, si continuano ad attraversare zone coltivate intervallate da boschi e villaggi. Si rimane sempre nei pressi della Moldava, anche se non se ne segue fedelmente il corso.
Fra le varie cittadine che si attraversano, Tabor (264 km) è un importante snodo ferroviario. La sua storia è interessante: essa fu infatti rifondata nel 1420 sui resti di un castello medievale da un gruppo di hussiti fuggiti da Praga. Poco più avanti si incontra la città di České Budějovice (328 km), forse più nota ai cultori della birra con il suo nome tedesco, Budweis; anche questa era infatti una città a maggioranza tedesca fino al 1945. Da qui mancano ormai pochi chilometri alla frontiera con l’Austria.
Per approfondire i percorsi in Repubblica Ceca scarica l’ebook gratuito Repubblica Ceca: Il Sud – Boemia e Moravia in Bicicletta
Sito ufficiale del turismo: VisitCzechia
Austria: 562 km
EuroVelo 7 offre panorami emozionanti lungo i fiumi alpini: l’Inn, la Salzach, la Drava e il Danubio. Il percorso attraversa bellissime città come Linz e Salisburgo, oltre a riserve naturali mozzafiato come il Parco Nazionale degli Alti Tauri.
Sarà di conforto sapere che le salite per il momento sono finite: i primi 340 chilometri del percorso austriaco sono quasi completamente pianeggianti. Si continua verso sud, quasi sempre lungo strade secondarie, fino ad incontrare il Danubio (60 km) nelle vicinanze di Linz. Se ne risale il corso verso ovest, in un tratto che coincide con EV6 lungo la pista ciclabile del Danubio, fino ad arrivare a Passau (165 km); in questo tratto si sconfina di poche centinaia di metri in Germania. A Passau si torna a pedalare verso sud, seguendo la pista ciclabile dei Tauri fino a Bischofshofen (345 km), dopo aver attraversato la bellissima Salisburgo.
A Bischofshofen è giunto il momento di fare finalmente i conti con l’attraversamento delle Alpi. Si pedala qui lungo il percorso della Ciclovia Alpe Adria.
Nell’ultimo tratto austriaco di EV7 si pedala in Carinzia, risalendo il corso della Drava, uno degli affluenti del Danubio. Il percorso è generalmente pianeggiante, tranne gli ultimi 30 chilometri in leggera salita (1,4% di media). Si segue il corso del fiume fino al confine con l’Italia, molto vicino alla fonte della Drava.
Per approfondire: Austria Turismo
Italia: 1970 km
È in Italia che la Sun Route inizia davvero a fare onore al suo nome, attraversando l’intero paese da nord a sud: Trentino-Alto Adige, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia.
La prima sezione attraversa la Val Pusteria da Prato alla Drava (San Candido) prima di unirsi alla pista ciclabile dell’Isarco. Dopo Bressanone/Brixen s’incontra il percorso della Ciclovia del Sole (sino al 2018 il nome di questa ciclovia era Ciclopista del Sole), che porta fino al sud Italia.
Il percorso da qui diventa praticamente pianeggiante, con frutteti di mele da un lato e le acque cristalline dell’Isarco dall’altro. L’itinerario passa accanto al Lago di Garda e prosegue poi toccando Bologna, Firenze, Roma, Napoli e la Costiera Amalfitana.
Attraversa i parchi calabresi, di straordinaria bellezza, con i caratteristici piccoli borghi che si trovano lungo la Ciclovia dei Parchi, inserita nella rete EuroVelo 7 nel 2024, a sottolineare l’importanza della Regione Calabria nel contesto delle ciclovie europee.
La sezione italiana termina nella città siciliana di Pozzallo, da dove partono i traghetti per Valletta, a Malta.
Per approfondire: Bicitalia: portale FIAB di riferimento per Eurovelo in Italia
Malta
L’isola di Malta è la meta finale di Eurovelo 7. Malta è un’importante meta turistica, anche se ha sofferto di una grande speculazione edilizia. Al momento non c’è un vero e proprio percorso ufficiale da fare in bici, ma a Malta e Gozo sono state implementate diverse piste ciclabili. Nel girare l’isola, è importante non lasciarsi sfuggire i templi megalitici protetti dall’UNESCO.
Pedalare in un ambiente Mediterraneo alla fine di EV7 è sicuramente un bel contrasto con il Capo Nord, da cui ci separano ormai più di 7400 chilometri di pedalate.
Per approfondire: Portale turistico di Malta
Tutti gli itinerari Eurovelo
La costa dell’Atlantico: Eurovelo 1
Il percorso delle capitali: Eurovelo 2
La via dei pellegrini: Eurovelo 3
Il percorso dell’Europa Centrale: Eurovelo 4
Via Romea Francigena: Eurovelo 5
Dall’Atlantico al Mar Nero: Eurovelo 6
Il percorso del sole: Eurovelo 7
L’itinerario del Mediterraneo: Eurovelo 8
Dal Baltico all’Adriatico: Eurovelo 9
Il giro del Mar Baltico: Eurovelo 10
Il tratto dell’Europa orientale: Eurovelo 11
Il percorso del mare del Nord: Eurovelo 12
Il percorso della Cortina di Ferro: Eurovelo 13
La pista ciclabile del Reno: Eurovelo 15
La ciclovia del fiume Rodano: Eurovelo 17
(articolo aggiornato in agosto 2024)
Buonasera Paolo sono partita dal Brennero e arrivata a Napoli in bici.
Ritiene possibile scendere fino in Sicilia o troppo pericoloso?
Mi chiedo anche perché il tracciato passi sulla costa ionica invece di continuare sul tirreno. Non sarebbe meglio scendere a sud sul lato tirrenico ?
Susanna
si, pare che luca ci sia stato. incuriosito ho trovato questo in rete:
https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer?mid=1Rz6PeYrl2tqVysFyYa3Ke7H8sSg
https://www.facebook.com/apinholecamerainnorthcape/
Ciao, sei andato poi? Io ho intenzione di partire i primi di giugno 2015. Se ti può interessare possiamo sentirci.
Claudio (mantova)
[email protected]
Ciao Luca,
i percorsi Eurovelo, soprattutto nell’Europa centrale e orientale, sono più un progetto che una realtà. A volte non esistono itinerari ben definiti, segnati con chiarezza sul posto. La traccia che abbiamo proposto è stata creata nell’aprile 2013 al meglio delle nostre possibilità, raccogliendo informazioni trovate sulla rete.
Può darsi che in quell’altro sito abbiano scelto un altro percorso, può darsi che sia migliore di quello proposto da noi. Può darsi che abbiano informazioni più aggiornate. Come può darsi di no. Puoi analizzare bene i due percorsi e decidere quale ritieni sia migliore. Forse la cosa migliore è decidere sul momento, quando sarai sul posto, l’itinerario da prendere.
Abbiamo in programma un periodico aggiornamento di questi articoli ma come puoi immaginare è un lavoro enorme. Se nel preparare il tuo viaggio, o nel compierlo, raccogli delle informazioni utili puoi segnalarcele e le aggiungeremo all’articolo.
ciao mi sono scaricato la traccia dell’articolo perchè vorrei partire per a capo nord in primavera ma ho visto che rispetto a questa traccia che ho trovato su questo sito http://cycling.waymarkedtrails.org/it/ il tratto della Repubblica Ceca fa percorsi diversi qual’è quello giusto ?
ciao e grazie Luca