Viaggiare

In bici con Remigio da Milano a Vienna (e ritorno)

In bici con Remigio da Milano a Vienna (e ritorno)

Remigio è un pupazzetto a forma di zebra che mi è stato donato dalla famiglia di Eligio.
Quando Eligio se ne è andato, il 22 giugno 2021, subito ho capito che dovevo “fare qualcosa”.
Remigio è stato il primo passo.

Il secondo passo è stato un colpo di pedale.

Eligio era disabile fisicamente, ma solo agli occhi dei più distratti: Eligio aveva un’energia e un cuore enormi. Volontario e vicepresidente della Croce Rossa Italiana Comitato di Carsoli, ha speso tanto del suo tempo e delle sue energie, in opere di bene, sempre al fianco della sua amata CRI e sul campo ad aiutare i vulnerabili. Mi è sembrato semplice unire la passione per i viaggi in bici, con l’amore fraterno verso Eligio.

Ho creato una pagina Facebook chiamata “In bici con Remigio“, ho creato un evento “In viaggio con Remigio” e, insieme al mio sodale, abbiamo messo in piedi il “Ciclotour con Remigio”:
Milano – Vienna in luglio | Vienna – Milano in agosto

Il 17 luglio siamo partiti all’ombra del Duomo di Milano, verso nord: Chiavenna, Pfunds, Innsbruck, Wasserburg, Schärding, Linz e Melk sono state le tappe del viaggio di andata. Arrivati a Vienna, abbiamo parcheggiato le bici in un favoloso Bike Park in stazione e siamo tornati in Italia.

In bici con Remigio cicloturismo solidale

Il 7 agosto siamo tornati a Vienna con in testa il viaggio di ritorno; abbiamo fatto un mix treno+bici, per raggiungere mete lontane e stare nei tempi. Vienna-Gyor in treno, poi Dömös e Budapest in bici, ancora treno fino al confine croato, poi solo bici. Zagabria, Lubiana, Kranjska Gora, Udine e Grado. Il rientro a Milano è stato un esercizio di pazienza e incastri: 4 treni e tante imprecazioni (maledetta Trenitalia!).

Il viaggio di andata ha seguito strade secondarie e parchi favolosi (Groane e Lura) fino a Como, poi il lungo lago e la ciclabile della Valchiavenna; superato il passo Maloja, abbiamo imboccato la bellissima Ciclovia del fiume Inn, fino a Passau dove abbiamo incrociato il Danubio, e con lui sempre al nostro fianco, siamo arrivati a Vienna. Indimenticabili le anse del Danubio e i continui attraversamenti di sponda, coi tipici battelli, i fhare; le salite spaccagambe nei boschi, della ciclabile dell’Inn; i panorami bavaresi; le pittoresche cittadine che abbiamo attraversato; la fatica sul passo Maloja.

Il viaggio di ritorno è partito da Gyor: seguendo ancora la Ciclovia del Danubio, abbiamo raggiunto Budapest, attraversando una parte di Slovacchia. Bellissima la tappa croata tra Varadzin e Zagabria (anche se, la capitale croata non è per nulla bike friendly, l’ingresso in città è stato terribile).

Le tappe slovene meravigliose, c’è tanto rispetto per il ciclista e i panorami sono mozzafiato (su tutti, il lado di Bled). Per tornare in Italia, lasciata la Ciclovia D2 a Kranjska Gora, abbiamo imboccato una classica del cicloturismo, la Ciclovia dell’Alpe Adria, fino al mare.

In bici con Remigio arrivo al mare

Remigio si è divertito un mondo, noi anche e soprattutto abbiamo ricordato nel migliore dei modi il nostro amico. Soprattutto a Vienna, mi sono commosso all’arrivo.
L’occasione è stata utile anche per iniziare una collaborazione con la CRI, che oggi ci ha portati a raccogliere fondi per l’acquisto di una ambulanza da intitolate al nostro Eligio.

Grazie per l’attenzione.
Un amico di Eligio.

[Luca Il Baffo – Instagram “Bike Remigio“]

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