Ultracycling self-supported: in questo articolo andiamo a vedere come allenarsi per un evento di questo tipo.
L’ultracycling è una disciplina sportiva molto impegnativa, che richiede un’elevata resistenza alla fatica, una forza di volontà non indifferente e una preparazione atletica mirata, poiché l’improvvisazione non paga mai, nemmeno in questo caso. Il ciclista che vuole approcciare questo tipo di competizioni, spesso si trova di fronte alla domanda: come mi devo allenare? In questo articolo andremo a fare chiarezza sul tema.
Il modello di prestazione dell’ultracycling self-supported
Per identificare l’allenamento da mettere in atto, è funzionale comprendere quale sia il modello di prestazione da eseguire, ovvero le capacità fisiche da sviluppare che siano funzionali all’ultracycling. In questo caso stiamo parlando di ultracycling self-supported, quindi in autonomia, mentre il tema dell’allenamento per le competizioni ultraendurance con auto al seguito verrà trattato in un altro articolo.
Nell’ultraciclismo in autonomia la prestazione richiede una capacità di mantenimento di uno sforzo al limite della soglia anaerobica, un’efficienza di pedalata elevata e la capacità di utilizzare i grassi a scopo energetico. Inoltre è richiesta una resistenza alla fatica di tipo centrale (sistema nervoso) e periferico (muscoli) e una concentrazione mentale molto alta.
L’atleta di ultracycling self-supported deve quindi lavorare su quattro grandi direttrici:
• Resistenza aerobica con cambi di ritmo;
• Forza resistente;
• Capacità di consumo dei grassi a scopo energetico;
• Efficienza di pedalata;
Sarà quindi necessario strutturare un piano di allenamento che comprenda:
• Lunghi in bici con approccio “fartlek”, quindi con cambi di ritmo;
• Sedute di circuit training per migliorare la forza resistente di muscoli e adattare tendine e legamenti;
• Uscite a digiuno per prendere confidenza con l’uso dei grassi come principale fonte energetica muscolare;
• Lavori di trasformazione della forza in potenza per ottimizzare il gesto della pedalata;
Per rendere il tutto più chiaro, prendiamo esempio dal piano di allenamento che il team Bikeitalia ha preparato per l’atleta Rodney Soncco, che ha partecipato alla Bikeingman Ultrarace nel deserto dell’Oman: 1000km e 6000mt di dislivello positivo con un tempo limite di 120 ore.
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Il piano di allenamento alla gara di ultracycling self-supported
Per strutturare il piano di allenamento di Rodney, abbiamo seguito i seguenti step:
• Test di valutazione: l’atleta è stato sottoposto a un test di tipo FTP (dato che si allena con il power meter), dove ha mostrato una potenza di soglia pari a 415w;
• Compilazione del piano: il programma di allenamento è stato impostato in 5 microcicli, per un totale di 5 settimane di preparazione. Il programma è strutturato in 5 settimane, con 5 microcicli. Il primo microciclo è di preparazione, due microcicli di carico progressivo, un microciclo di shock per forzare la supercompensazione e uno di recupero/tapering pre competizione.
Microciclo 1: Obiettivo preparazione
La prima settimana di allenamento prevedeva un’attività blanda, in una zona di potenza poco impegnativa, per porre le basi di un allenamento più importante;
Microciclo 2: Obiettivo Carico
Nel secondo microciclo si è aumentato il volume di allenamento e l’intensità dello stesso, inserendo anche una prima uscita a digiuno;
Microciclo 3: Obiettivo Carico
Il volume di allenamento è rimasto identico ma l’intensità è aumentata nuovamente, introducendo anche l’interval training e proponendo due sedute a digiuno di fila. Questo per aumentare il livello di fatica accumulata e quindi lavorare sulla resistenza (anche a livello mentale) alla fatica reale e percepita;
Microciclo 4: Shock
L’organismo di Rodney era stato stressato nelle tre settimane precedenti. La quarta settimana ha avuto come obiettivo quello di sovraccaricare ulteriormente l’organismo, con sedute di interval training e lunghi a digiuno. Per indurre una supercompensazione nella settimana successiva, quella precedente alla gara;
Microciclo 5: Tapering
Nell’ultima settimana il volume e l’intensità di allenamento sono calate drasticamente, facendo sì che Rodney rientrasse dallo stato di overreaching e potesse arrivare al giorno della gara fresco e con un organismo abituato a sforzi intensi e proluganti.
Le sedute del piano di allenamento per l’ultracycling self-supported
Le sedute dei vari microcicli sopra descritti erano così organizzate:
• Lungo in bici: allenamento di lunga durata in bici per miglioramento resistenza aerobica. I lunghi a digiuno hanno lo scopo di abituare il corpo a utilizzare le riserve energetiche dei grassi quando il glicogeno muscolare si è esaurito. E’ stato inserito il fartlek per rendere meno monotono l’allenamento;
Tipologia | Allenamento resistenza aerobica | |
Mezzo | Lungo in bici – Fartlek | |
Scheda | ||
Obiettivo | Durata (minuti) | Zona HR |
Riscaldamento | 15 | Z1 |
Andatura | 30 | Z2 |
Tempo | 15 | Z3 |
Andatura | 25 | Z2 |
Tempo | 20 | Z3 |
Andatura | 20 | Z2 |
Tempo | 25 | Z3 |
Andatura | 30 | Z2 |
Tempo | 15 | Z3 |
Defaticamento | 20 | Z1 |
Totale | 215 |
• Allenamento forza resistente: circuit training a corpo libero per allenamento della forza resistente generica (adattamento anatomico)
Tipologia | Forza resistenza | ||
Mezzo | Circuit Training | ||
Scheda | |||
Esercizio | Ripetizioni | Carico | Recupero |
Riscaldamento libero | 10′ | ||
Crunch | 15 | Corpo Libero | 0 |
Reverse Crunch | 15 | Corpo Libero | 0 |
Plank | 1 minuto | Corpo Libero | 0 |
Superman | 15 | Corpo Libero | 0 |
Sit up lombari | 1 minuto | Corpo Libero | 0 |
Squat | 15 | Corpo Libero | 0 |
Flessioni | 15 | Corpo Libero | 0 |
Affondi | 15 x gamba | Corpo Libero | 0 |
Lat | 15 | Corpo Libero | 0 |
Dip | 15 | Corpo Libero | 0 |
Biceps Curl | 15 | Corpo Libero | 0 |
Triceps | 15 | Corpo Libero | 0 |
Calf rise | 15 | Corpo Libero | 0 |
3 circuit con 1′ di recupero tra i circuiti |
• Interval training: Allenamento ad alta intensità per il miglioramento dell’efficienza neuromuscolare e metabolica;
Tipologia | Interval Training | |||
Mezzo | Bicicletta | |||
Scheda | ||||
Esercizio | Serie | Durata | Zona HR | Recupero |
Riscaldamento | 15′ pedalata agile in Z2 | |||
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Recupero | 4 minuti di pedalata agile in Z2 | |||
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Recupero | 4 minuti di pedalata agile in Z2 | |||
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z4 | 60 sec |
Recupero | 4 minuti di pedalata agile in Z2 | |||
Intervallo | 1 | 30 sec | Z5 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z5 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z5 | 60 sec |
Intervallo | 1 | 30 sec | Z5 | 60 sec |
Recupero | 10 minuti di pedalata agile in Z2 |
• Riposo: Camminate leggere / stretching;
• Recupero quotidiano: ogni giorno Rodney doveva inserie una sessione di 20 minuti di stretching e foam roller;
Vuoi allenarti per un’ultracycling self-supported?
Per preparare una gara di ultracycling self-supported è quindi fondamentale creare un piano che abbia una parte centrale focalizzata sull’intensità e un volume di allenamento elevati, per abituare l’organismo e la mente alla fatica che si troverà sulla strada. Inoltre è bene allenarsi con cambi di ritmo, poiché la competizione e il terreno con molto dislivello richiede la capacità di cuore e muscoli di adattarsi a diverse intensità di sforzo. L’ultima settimana o le ultime due in caso di piani molto lunghi, devono essere impostate al tapering, ovvero al recupero, poiché la preparazione si ottiene nella fase centrale mentre la parte finale serve solo a recuperare energie per arrivare al meglio il giorno della gara.
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Grazie Omar.
é quello che di solito faccio quando mi alleno la mattina.
Grazie mille
Ho letto con interesse l’articolo e mi ha particolarmente colpito.
Leggendo il piano di allenamento però mi incuriosisce una cosa, e precisamente le uscite lunghe a digiuno.
Sono a digiuno per la loro intera durata? perchè io nelle mie uscite normali di solito parto a digiuno, ma dopo circa un’ora comincio ad alimentarmi regolarmente ogni 45’/1 ora.
Ciao Mario,
sono a digiuno in partenza, cioè devi iniziare a pedalare a digiuno ma poi devi integrare almeno 40gr di carboidrati dopo la prima ora di pedalata, alimentandoti ogni ora con altrettanti carboidrati.
A disposizione e buone pedalate
Omar Gatti
Complimenti per l’articolo, veramente interessante.. Come il resto del sito che seguo.. Una curiosità, Rodney ha una ftp di 415w?
Si, è una bestia
Buone pedalate!
Omar Gatti