Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenuto al rapporto sulla sicurezza stradale di Dekra, a margine di un discorso sugli incidenti stradali ha proposto casco e targa obbligatori per i monopattini elettrici.
Casco per chi guida il monopattino
“La necessità di identificare anche i monopattini elettrici. Perché ci sono i problemi alla guida per le quattro ruote però, in alcuni contesti c’è estrema pericolosità. Serve una identificazione anche di chi guida il monopattino, il casco per chi guida il monopattino che ormai va a velocità sostenute”, ha sottolineato Salvini. Una proposta che – già annunciata qualche tempo fa e poi cassata – aveva visto un secco no da parte delle aziende di monopattini in sharing.
Un primo passo verso l’introduzione del casco obbligatorio per i ciclisti e alla targa per le bici? I maggiori esperti di ciclabilità al mondo ritengono che si tratti di un’imposizione sbagliata, perché per aumentare la sicurezza di chi pedala bisogna mettere chi guida un mezzo motorizzato molto più grande e letale in condizione di non nuocere (e, in ogni caso, per collisioni sopra una certa velocità non c’è caschetto da bici che tenga).
Revoca della patente per chi guida ubriaco o drogato
Per quanto riguarda le quattro ruote, invece, il ministro titolare del dicastero di Porta Pia ha dichiarato: “Se uno si mette consapevolmente alla guida, drogato o ubriaco, e provoca incidenti con morti e feriti la sospensione della patente per uno o due anni non è sufficiente. Ci sono diverse associazioni che riuniscono le vittime dei pirati della strada che chiedono la revoca a vita ed io penso che se qualcuno si mette alla guida imbottito di cocaina o ubriaco marcio è una bomba, un potenziale assassino e quindi se non la revoca a vita almeno la sospensione per dieci anni dei diritto di guidare penso che sia sacrosanto”.
Aggiornamento del Codice della Strada
Salvini, nell’occasione, ha anche annunciato che la prossima settimana si riunirà con i ministri dell’Interno Piantedosi e dell’Istruzione Valditara per aggiornare il Codice della Strada “che è vecchio di 30 anni e va messo al passo alla nuova mobilità ed alle nuove tecnologie, all’abuso del telefonino che distrae ed è un enorme problema. E poi l’etilometro monouso obbligatorio a bordo delle auto, così come altri strumenti di sicurezza. Farsi l’autotest per fermarsi prima di mettersi alla guida sino a che si è in tempo, penso che sia un provvedimento utile”, ha dichiarato.
Martedì 13 dicembre #BASTAMORTINSTRADA a Roma
Intanto domani, martedì 13 dicembre, alle ore 11 a Roma in Piazzale di Porta Pia davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ci sarà una manifestazione nazionale contro la strage stradale e per la sicurezza dei ciclisti – promossa da numerose associazioni e realtà attive nelle promozione della ciclabilità, tra cui Bikeitalia – che avrà come parole d’ordine #BASTAMORTINSTRADA e #BASTAMORTINBICI: Non solo per ricordare Davide Rebellin e Manuel Lorenzo Ntube con le altre centinaia di vittime in bici di questi anni, ma per porre fine a una continua strage stradale causata da un modello sbagliato di mobilità.
Chiediamo: Città a 30 km/h, più fondi per le ciclabili, subito la legge sulla distanza di sorpasso a un metro e mezzo e politiche orientate alla Vision Zero, che permettano di dare spazio e sicurezza alle persone prima che alle auto e azzerino le vittime degli incidenti stradali.
I promotori della manifestazione – Legambiente, FIAB, Touring Club Italiano, Bikeitalia, La Nuova Ecologia, ACCPI, ANCMA, ASVIS, Clean Cities Campaign, Fondazione Luigi Guccione, Fondazione Michele Scarponi, KyotoClub, Salvaiciclisti, VeloLove, Vivinstrada – danno appuntamento alle 11 in Piazzale di Porta Pia per manifestare contro la strage stradale e per la sicurezza di chi pedala.
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