Mamma finlandese fugge da Siracusa: scuola bocciata per caos e sedentarietà
La storia di Elin Mattsson – pittrice e mamma finlandese di 42 anni con 4 figli – che è “scappata via” da Siracusa con una lettera aperta d’addio in cui critica senza peli sulla lingua l’inadeguatezza del sistema scolastico, motivo principale che l’ha spinta a lasciare l’Italia dopo meno di tre mesi per andare in Spagna con marito e prole al seguito.
La notizia risale a ottobre scorso ma è diventata di pubblico dominio soltanto qualche giorno fa, quando il quotidiano online Siracusa News ha pubblicato la lettera aperta (testo tradotto e inviato al giornale da Roberta De Stefani, ndr). Da lì la storia ha cominciato a diffondersi sul web e, insieme alla visualizzazione della lettera, si sono moltiplicati anche i commenti sui social e su tutti gli altri mass media.
Mamma finlandese fugge da Siracusa: la lettera aperta
“Abbiamo già vissuto sia in Spagna sia nel Regno Unito e abbiamo (ingenuamente?) pensato che il sistema scolastico sarebbe stato simile in tutto il Mediterraneo, ma ci sbagliavamo. I nostri due ragazzi, uno di 6 anni e l’altro di 14, sono andati a scuola qui a Siracusa ma ci sono voluti appena un paio di mesi per renderci conto che non ne valeva la pena”, si legge in un passaggio della lettera aperta della mamma finlandese che ha abbandonato Siracusa per spostarsi in Spagna.
Tutte le critiche alla scuola italiana
“Il sistema scolastico è così povero. I miei dubbi sono iniziati dal primo giorno che ho messo piede a scuola per l’iscrizione: il rumore delle classi era così forte che mi chiesi come diavolo fosse possibile concentrarsi con quel frastuono”, si legge in un altro brano della lettera.
Troppa sedentarietà e poche pause
L’aspetto della sedentarietà ha colpito molto negativamente la mamma finlandese: “La giornata scolastica si trascorre sulla stessa sedia dalla mattina fino a quando non si ritorna a casa. Cosa? ‘Non esistono pause dov’è permesso muoversi?’ Chiedo. ‘Solo piccole pause nella stessa classe’. È stata la risposta che ho ricevuto. Questo sarebbe uno dei fattori principali per avere un cambiamento nelle classi: l’importanza dell’aria fresca e delle pause! Se solo il governo ne capisse i benefici!”
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Focus: la scuola pubblica in Finlandia
Un argomento di stretta attualità, quello del sistema scolastico pubblico finlandese, che proprio stasera 9 gennaio 2023 sarà analizzato dalla trasmissione d’inchiesta di RaiTre Report nel servizio “Finlandia, una scuola democratica pensata davvero per tutti”. Una nazione in cui, a dispetto della latitudine e delle temperature nel corso dell’anno, la ciclabilità è molto sviluppata.
L’importanza del gioco e del movimento
D’altra parte, come spiega Mattsson nella sua lettera, le pause, il gioco e il movimento sono elementi molto presenti nel sistema scolastico finlandese: “In Finlandia, gli studenti hanno una pausa di 15 minuti tra una lezione e l’altra, e lasciano l’aula per giocare insieme nel giardino/patio. Uno o due insegnanti li tengono d’occhio mentre sono fuori. La Finlandia si rende conto dei benefici di bambini che si muovono, giocano, urlano e corrono liberamente all’aperto per liberarsi delle energie in eccesso e prendere aria fresca, così da ottenere migliori risultati a scuola”.
L’educazione al gioco e al movimento, in Finlandia, inizia fin dall’asilo, come precisa la mamma finlandese scappata da Siracusa in un altro passaggio della sua lettera: “Negli asili finlandesi i bambini escono fuori ogni mattina tra le 9 e le 11, possono giocare liberamente (hanno macchinine, oggetti per arrampicarsi, scatole con la sabbia dove giocare, tutti i tipi di giocattoli simili a quelli che in Italia si trovano nei parchi)”.
Italia: caos e traffico intorno alle scuole
Il traffico caotico intorno alle scuole è stato un fattore scatenante che ha lasciato allibita la mamma finlandese, determinando la sua fuga da Siracusa con tutta la famiglia al seguito: “Un altro problema che ho notato: com’è possibile pensare che possano essere funzionali gli innumerevoli adulti che corrono a scuola ogni mattina e ogni pomeriggio? Il caos totale del traffico (e l’ambiente qui?) è pratico per le famiglie? In Finlandia i bambini (7-12 anni) vanno a scuola da soli; usano la bicicletta o vanno a piedi e se abitano a più di 5 km dalla scuola possono andare con il taxi/bus della scuola. Pranzano a scuola, poi tornano a casa da soli quando la giornata scolastica è finita. Volendo, il bambino può andare in un altro posto (come un club pomeridiano) fino a quando i genitori non tornano dal lavoro”.
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In conclusione
Da ottobre 2022 la famiglia di Elin Mattsson si è trasferita in Galizia, in Spagna, e da quanto scrive la mamma finlandese sul suo blog le cose stanno andando molto meglio lì rispetto a Siracusa. Questo fatto di cronaca dimostra che il problema del traffico intorno alle scuole (che potrebbe essere mitigato e risolto grazie all’implementazione delle Strade Scolastiche) e della sedentarietà dei bambini (che andrebbe affrontato con maggiore incisività a livello locale e nazionale) rappresentano due aspetti negativi che penalizzano l’Italia e inducono le persone che possono scegliere a optare per altri.
Ma, al di là di questo, è per la stessa salute dei nostri bambini che andrebbero incentivati gli spostamenti attivi nel tragitto casa-scuola, come dimostrano recenti ricerche internazionali.
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E dunque? Tutto di guadagnato
non si accenna che la mamma con tutte le sue ragioni sposta bambini e ragazzi da 6 anni in piu paesi in eta di allaccio rapporti sociali , spagna italia .