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Riforma Codice della Strada: produttori bici contro Salvini

Riforma Codice della Strada: produttori bici contro Salvini
Produttori bici contro Salvini e Riforma Codice della Strada con obbligo casco, targa, assicurazione, frecce per biciclette e monopattini

[Aggiornamento 09/06/2023 | Retromarcia di Salvini: nessun nuovo obbligo per le bici]

Produttori bici contro Salvini. L’annuncio del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito all’obbligo di casco, targa, assicurazione e frecce per biciclette e monopattini contenuto nella riforma del Codice della Strada di prossima emanazione ha fortemente contrariato l’ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori).

Produttori bici contro Salvini

I produttori di bici hanno pubblicato una dura presa di posizione contro le misure riguardanti biciclette e monopattini anticipate nel question time alla Camera: “Penalizzare la leadership della nostra industria sarebbe un autogol, comparto vale oltre 3,2 miliardi di euro. Maggiore sicurezza si ottiene con misure strutturali, Italia unico Paese in Europa a introdurre assicurazione, targa, casco e frecce obbligatori”, questo in estrema sintesi il senso del comunicato.

No agli obblighi per le bici annunciati dal ministro

Confindustria ANCMA esprime dunque “forte preoccupazione” a seguito delle dichiarazioni sulla riforma del Codice della Strada rilasciate alla Camera dei Deputati dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso del question time. L’associazione prende posizione contro la proposta di introdurre assicurazione, targa, casco e frecce obbligatori per le biciclette: “Si tratta di misure che non vanno nella direzione di ottenere maggiore sicurezza, per la quale serve un impegno strutturale ed educativo a tutela di chi utilizza la bicicletta, che è un utente debole della strada”, si legge nel comunicato.

L’Italia sarebbe l’unico Paese in Europa ad averli

Come sottolinea il presidente di ANCMA Paolo Magri: “Abbiamo già avuto modo di inviare lo scorso marzo una lettera dettagliata al ministro competente, attraverso la quale non solo abbiamo sottolineato il valore del comparto ciclo, che in Italia genera un volume d’affari di oltre 3,2 miliari di euro, ma abbiamo anche evidenziato che il nostro sarebbe l’unico Paese in Europa, dove tra l’altro l’utilizzo della bici è ampiamente più diffuso che in Italia, ad introdurre questi obblighi”.

Una questione che mina e mette in difficoltà il settore del ciclo e tutto l’indotto, come specifica il presidente di ANCMA: “Il nostro Paese ha un grande potenziale di attrattività cicloturistica, ha un mercato che cresce, è uno dei primi produttori di biciclette nell’eurozona, esprime un tessuto imprenditoriale d’eccellenza fatto da oltre 250 piccole e medie imprese, per l’80% insediate fra Veneto, Lombardia e Piemonte. L’associazione è a disposizione del Governo in maniera costruttiva, ma per come è stata annunciata, questa riforma sembra oggi più contro la diffusione della bicicletta, che a favore di una maggiore sicurezza sulle strade: penalizzare la leadership della nostra industria sarebbe un autogol”.

Leggi anche: Salvini annuncia stretta per biciclette e monopattini: obbligo di casco, targa, assicurazione e frecce

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Commenti

  1. Kantharos ha detto:

    se il governo introduce l’assicurazione anche per le bici con o senza pedalata assistita, non solo non compro più nessun tipo di bicicletta ma non userò neanche l’auto a metano e opterò per la benziana inquinando di brutto… e me ne fotto dell’inquinamento come se ne fottono gli stati e i governi di tutto il mondo, quando si tratta di far guadagnare banche assicurazioni e multinazionali in generale! prima finisce questo schifo di società disumana…meglio sarà per la natura.

  2. Massimo ha detto:

    Credo sia importante la sicurezza dei ciclisti sulla strada, non vedo cosa centri una targa attaccata dietro. Piuttosto sarei più severo nel far percorrere le ciclabili, dove ci sono. Troppo spesso vedo ciclisti che vanno sulla strada e alla loro destra un bella ciclabile vuota.

  3. Maurizio Forcieri ha detto:

    stronzata tipica del f.d.b. (=fenomeno da baraccone)

  4. Pasquale ha detto:

    Capisco quelle elettriche e i mezzi x i disabili che viaggiano su strada senza targa e assicurazione, ma le bici normali non le vedo incluse con questa soluzione da Umberto Dei Toscana un saluto a tutti

  5. Marius ha detto:

    Assolutamente contrario a l’assicurazione, targa e resto delle cose x fare cassa allo stato…rimane l’unico mezzo di trasporto x chi non si può permettere un auto/moto è non ha la patente ecc …e poi sono gli unici mezzi non inquinanti…stanno impazzendo tutti…

  6. Liciano ha detto:

    Se uno è un ciclo turista iscritto ad una società sportiva l’associazione c’è l’ha già

  7. AndateAPiedi ha detto:

    Vedo che scrivete: questa riforma sembra oggi più contro la diffusione della bicicletta.
    Quindi, il bollo, la patente, l’assicurazione e la targa per le automobili erano state fatte contro la diffusione delle auto? Che ragionamenti! E’ giusto che si sappia CHI sta guidando quella bici, attraverso una targa, esattamente come avviene per le auto! E’ giusto che sia assicurato, perchè, se ad investirti non è un autista, ma un ciclista, cosa fa, non ti ripaga i danni perchè non è tracciabile, non ha assicurazione, nè niente?! Troppo comodo!

  8. Cristian ha detto:

    non userò mai più la bicicletta se devo farmi la targa l’assicurazione devo mettermi il casco andrà via in macchina per sempre

  9. Donato ha detto:

    anche se fosse solo per le bici elettriche sarebbe un grave danno e disincentivo per l’ acquisto di mezzi non inquinanti

  10. Fabio Banfi ha detto:

    Io eliminerei i monopattini si infilano sulle strade provinciali e statali con camion e auto poi il casco ci può anche stare a nostra discrezione .per l’assicurazione sarebbe giusto per i furti visto che la maggior parte delle compagnie non le assicurano

  11. Pierluigi Renzi ha detto:

    La freccia su bici e monopattini è pericolosissima.

  12. Mauro ha detto:

    Forse è il caso che targa e assicurazione se li faccia lui, visto i danni che provoca.

  13. Guifft ha detto:

    Salvini … ovunque lo metti fa danni .

  14. Sergio ha detto:

    Se è per questo, tantissimi pedoni passano col rosso. Allora vogliamo oblbigare anche i pedoni ad avere la targa?
    Salvini è impazzito! Se sono costretto a portare il casco in bici, piuttosto vado in auto. E se devo targare la bici ed assicurarla, allora tanto vale farmi il motorino. Queste misure servono solo ad agevolare le compagnie assicurative perchè, a parte le nuove polizze, non sarebbero più costrette a rimborsare i ciclisti investiti dai pirati della strada se questi non avevano casco, frecce e targa. Italia carcere a cielo aperto.

  15. Calibancove ha detto:

    E per le auto che parcheggiano in doppia fila? Le auto che superano i limiti? Le auto che superano col rosso? Le auto che causano i morti stradali? Le auto che sorpassano con doppia linea continua? Le auto che truccano il motore? In Olanda tutte le bici sono assicurate secondo te? BASTA PENSARE CHE LA BICI SIA UN VEICOLO MOTORIZZATO, LA BICI È UNA BICI!!!

  16. Aldo Dolce ha detto:

    Non sono d’accordo sull’assicurazione, ma sulla targa si, troppi ciclisti si fanno beffe del codice della strada, per esempio passano regolarmente con il semaforo rosso pur di non staccare il piede dal pedale. Secondo me dobbiamo ringraziare alcuni utenti dei monopattini per queste nuove regole.

  17. lucio rota ha detto:

    Pensare a piste ciclabili noo? carichiamo gli Italiani di un altro balzello..
    posso dire una cosa :Salvini come sempre fa più danni della grandine.

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