Salute

Ciclismo e caffè: fa davvero bene al ciclista?

Ciclismo e caffè: fa davvero bene al ciclista?

Ciclismo e caffè

In questo articolo analizzeremo il rapporto con una bevanda amatissima dai ciclisti: il caffè. Fa male? Fa bene? È utile a supportare lo sport? Cerchiamo di capirne di più.

Cos’è il caffè

ciclismo e caffè

Il caffè è una bevanda che si ottiene dall’infusione in acqua calda di semi macinati provenienti da piante tropicali. Diffuso sin dall’antichità in Africa e nel Medio Oriente (alcune leggende sul caffè riguardano persino Maometto), è arrivato in Europa a metà del 1600, diventando in breve una bevanda tradizionale in moltissimi Paesi. Preparato in notevoli varianti, è diventato anche il simbolo dello stile di vita italiano (la classica tazzina a fine pasto). Si stima che ogni giorno in Italia vengano consumate circa 80 milioni di tazzine di caffè.

All’interno delle varie componenti nutrizionali del caffè la più importante (e studiata) è la caffeina, alla quale sono state collegati benefici come l’aumento della secrezione gastrica che favorisce la digestione e l’effetto energizzante sul sistema cardiocircolatorio.

La caffeina vive “una vita” altalenante, a volte viene demonizzata e altre glorificata. L’eccesso di caffeina infatti può condurre a sviluppare patologie come l’insonnia, ipertensione oppure a ridurre l’assunzione di sostanze nutritive essenziali. Ovviamente anche queste considerazioni sono molto soggettive, poiché la stessa dose di caffeina ha effetti diversi su due soggetti differenti.

Il problema non è tanto nel caffè in sé, quanto nella presenza della caffeina in moltissime altre bevande (come la Coca Cola o le bevande energetiche), che quindi aumentano il quantitativo di sostanza assunto, nonostante si tengano sotto controllo le tazzine di caffè assunte.

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Ciclismo e caffè: che rapporto c’è?

I ciclisti hanno un rapporto molto stretto con il caffè. Viene innanzitutto visto come un rito, come per esempio la sosta al bar a metà dell’uscita con gli amici o al termine di una gara, per spezzare la fatica. Inoltre vengono proposte sempre più barrette energetiche o bevande a base di caffeina per uso ciclistico. Questo rapporto è benefico?

Una risposta a questa domanda ha provato a darla un team di ricercatori australiani, che ha sottoposto un team di ciclisti a un test basato proprio sulla caffeina. I ciclisti sono stati “costretti” a pedalare fino all’esaurimento muscolare il primo giorno, cenando poi con alimenti a basso tenore di carboidrati (in modo da non recuperare le scorte di glicogeno bruciato).

ciclismo e caffè

Il secondo giorno metà dei ciclisti ha assunto una bevanda a base di caffeina (8mg per chilo di peso, equivalenti a 8 lattine di Red Bull!) mentre una metà ha assunto una bevanda energetica priva di caffeina. Dopo aver pedalato tutto il secondo giorno fino all’esaurimento, i ciclisti sono stati sottoposti a test. Il gruppo di atleti che aveva assunto caffeina aveva una percentuale di glicogeno nel sangue che era il 65% più elevata della metà rimasta “a secco” di questo elemento. Le cause sono sconosciute ma un collegamento tra l’assunzione di caffeina e il recupero muscolare è stato sicuramente evidenziato.

Coniugare ciclismo e caffè

Il caffè (o meglio la caffeina) ha sicuramente un impatto positivo sulla prestazione, grazie alle proprietà energizzanti che favoriscono anche il recupero. Questo però non significa che “ci si possa ammazzare” di caffè o di bevande energetiche a base di caffeina. Come ogni cosa nella vita, la virtù sta nel mezzo. La caffeina ha la capacità di assuefazione, portando a far sviluppare un desiderio smodato di caffè. In sostanza (esattamente come qualsiasi sostanza psicotropa, droghe incluse) l’organismo si assuefà alla sostanza e quindi la quantità da assumere diventa sempre più elevata per ottenere effetti sempre più blandi.
Se si soffre di patologie importanti, come diabete, ipertensione, disturbi del sonno o comunque legati alla psiche, è meglio consultare un medico prima di aumentare la dose di caffeina al giorno.

Se proprio si vuole assumere caffeina, meglio bersi un buon caffè (a casa o al bar) che preferire bevande energetiche. Quest’ultime infatti hanno un altissimo tasso di zuccheri, che comportano un vero picco glicemico, che permette sì di migliorare la prestazione nell’immediato (gli zuccheri semplici vengono bruciati come carburante dall’organismo) ma hanno effetti collaterali sulla salute (sia dell’apparato digestivo che ai denti, facilitando l’insorgenza di carie).

Ciclismo e caffè: e quindi?

Se non si hanno problemi di salute, bersi una tazza di caffè (rigorosamente espresso, lasciate perdere le brodaglia americane piene di latte e zuccheri) può aiutare a migliorare la propria prestazione in sella. Quindi, via libera a un caffè con gli amici ciclisti, poiché salire in bici e pedalare in compagnia è molto più salutare e ha effetti decisamente più elevati sulla salute rispetto al privarsi di una tazzina di “oro nero”.

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