Cicloturismo

Per il cicloturismo è meglio una bici da 29″ o 26″?

Le ruote da 29 pollici (29″) sono state introdotte qualche anno fa nel mondo delle mountain bike e hanno spiazzato gli amanti delle ruote tassellate, dove il nuovo formato di ruote ha praticamente scalzato lo standard di sempre: il 26″. Ancora oggi è in corso una dura lotta tra i detrattori delle “ruotone” e chi sostiene siano il futuro della MTB.
E nel cicloturismo?
Qui la situzione cambia, poiché le biciclette da viaggio hanno standard ed idee di base differenti. Ci sono case ciclistiche che continuano a proporre lo standard da 26” (soprattutto nelle bici da touring) e altre che hanno piazzato sul mercato biciclette con ruote da 29”, come per esempio sulla Koga World Traveller. Quali sono le differenze tra questi diametri? E su quali basi un ciclista deve scegliere la propria bicicletta da viaggio? Con questo articolo vediamo di far luce su questo argomento.

La Koga World traveller equipaggiata con ruote da 29” fonte: velo.ie

29″, queste sconosciute

Le ruote da 29″ non sono altro che cerchi da 700c o ISO 622 (quindi del medesimo diametro di quelli da corsa), equipaggiati con pneumatici adatti a questo diametro. La confusione nasce da questo: in Europa si è soliti chiamare questo standard (l’ISO 622) come 28″ mentre gli anglosassoni lo hanno sempre chiamato 29″.
L’unica differenza, se vogliamo proprio trovarla, è che i cerchi da 28″ sono più stretti e possono alloggiare copertoni che variano tra sezioni 21 mm e 45 mm mentre i cerchi da 29″ sono ben più larghi e necessitano di coperture con sezioni più generose.
In entrambi gli standard (sia esso 26″ o 29″), i mozzi non cambiano, così come i raggi, che sono sempre sfinati a doppio diametro, ovviamente solo più lunghi.

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I vantaggi delle “ruotone” rispetto allo standard da 26″ (ISO 559 oppure 650A) sono i seguenti:
Maggiore effetto giroscopico: essendo più pesanti, le ruote da 29″ hanno un effetto giroscopico maggiore. Questo significa che sono più difficili da mettere in rotazione da ferme ma che una volta messe in rotazione permettono di mantenere velocità di crociera (a parità di frequenza di pedalata) maggiori;
Maggior sviluppo metrico: Per sviluppo metrico s’intende la distanza percorsa dalla bicicletta quando si effettua un giro completo di pedale. A parità di rapporto selezionato e di frequenza di pedalata, le ruotone sviluppano una distanza maggiore del 5% di quelle da 26″;
Maggior grip sul terreno: quando si affrontano tratti di fuoristrada, le ruotone permettono di avere maggior grip, poiché l’impronta sul terreno dello pneumatico è maggiore (poiché l’ellisse proiettato a terra ha una superficie più ampia). Queste considerazioni ovviamente vanno valutate in linea teorica, poiché il grip dipende anche dalla durezza della mescola dello pneumatico, dal tipo di tassello, dalla pressione di gonfiaggio e dai pesi applicati sulla bicicletta;
Miglior superamento degli ostacoli: capirete da soli che affrontare e superare un dosso o un marciapiede con una ruota di diametro maggiore sia più facile, poiché l’angolo d’impatto si sposta più in basso, diminuendo così la forza che viene applicata sulla ruota;
Minor affaticamento del ciclista: per poter installare le ruotone, i progettisti hanno dovuto modificare il telaio, allungando il passo (ovvero la distanza tra i centri delle due ruote). Questo ha significato uno spostamento all’indietro del ciclista, che si ritrova più eretto e “seduto” sul movimento centrale. Oltre a dare maggiore stabilità in salita, questa posizione è meno stancante per il ciclista, poiché i muscoli della schiena sono meno sovraccaricati.

E allora perché le 26” resistono?

Diametri differenti per lo stesso impiego? Ecco una ruota da 29” e una da 26” a confronto


Vedendo quanti vantaggi apportino le ruotone, viene da chiedersi perché le case ciclistiche continuino a proporre bici per cicloturismo con ruote da 26”. Piuttosto che veri e propri svantaggi, direi che usando una ruota da 29” e una da 26”, ci troviamo di fronte a delle differenze sostanziali nel tipo di guida.

Minor maneggevolezza: le ruotone sono meno scattanti e nervose delle sorelle da 26″, poiché cambiare traiettoria di guida con ruote di diametro maggiore richiede maggiore sforzo, dato che bisogna muovere uno sterzo con un maggior volume di masse in gioco;
Raggiature più deboli: i raggi di una ruota da 29” sono più lunghi, quindi aumenta il momento che si applica sui nippli (che è dato dalla forza impressa moltiplicata per il braccio di leva, ovvero la lunghezza del raggio).
Questa caratteristica rende i raggi delle ruote da 29” più soggetti a rottura, anche se vale sempre la considerazione di base: se le ruote vengono costruite con “i santi crismi”, possono durare in eterno;
Biciclette più pesanti: Telai con passi più lunghi, cerchi di diametro maggiore, tutto questo va a inficiare sul peso totale della bici, che si attesta a un livello superiore rispetto a delle bici da 26″, a parità di materiale considerato (una 29″ in fibra è sicuramente più leggera di una 26″ in acciaio);
Costi maggiori: cerchi, raggi e coperture per ruote da 29″ hanno costi maggiori rispetto ai corrispettivi da 26″.

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E quindi cosa scelgo?

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Oltre alle esigenze personali, che vengono prima di ogni aspetto tecnico, se siete indecisi su quale standard di ruote orientarvi, vi sono anche delle regole empiriche che possono far pendere l’ago della bilancia per uno o per l’altro diametro:

Altezza

Altezza: una regola molto empirica ma comunemente accettata (soprattutto tra i biker che girano in MTB) è quella dell’altezza del ciclista. Se siete alti meno di 167 cm, una bicicletta da 29″ sarà troppo grande per voi. Al contrario, se siete più alti di 185 cm, una bicicletta da 26″ potrebbe essere troppo striminzita. Se invece la vostra altezza è compresa tra 168 e 184 cm, dovete affidarvi alle vostre sensazioni e a quanto segue;

Percorso

Tipo di percorso: se il vostro viaggio cicloturistico si snoda lungo grandi direttive, con lunghi tratti pedalati senza soluzione di continuità, una 29″ fa al caso vostro, poiché permette sviluppi metrici maggiori, è meno affaticante e permette una posizione di guida più comoda.
Se invece vi troverete ad affrontare numerosi tratti fuoristrada, con cambi repentini di velocità e una bella successione di “strappetti” in salita, vi conviene rivolgervi verso una 26″, poiché più scattante;

Ricambi

Disponibilità dei ricambi: le bici da 29″ stanno spopolando, anche se il primato sta venendo intaccato dall’ennesimo “nuovo standard”: il 27,5 (sempre in ambito mountain bike). Per cui i ricambi per le bici da 26″, soprattutto se la vostra bici è una vecchia MTB trasformata, stanno diventando difficili da reperire.
È anche vero che alcuni tipi di portapacchi sono installabili solo su bici da 26″ e non esiste la versione da 29″. Inoltre se la vostra bici monta dei cerchi dalla sezione generosa, probabilmente dovrete orientarvi su coperture per MTB che, per quanto scorrevoli possano essere, presentano delle tassellature che alla lunga stancano il ciclista per l’attrito generato sull’asfalto;

Velocità

Velocità di percorrenza: se il vostro obiettivo è percorrere il maggior numero di chilometri nel minor tempo possibile, con tappe lunghe e pedalate, allora una 29″ fa al caso vostro per via del suo essere adatta alle lunghe percorrenze (non a caso è la norma nelle MTB marathon, gare off road dai 60 km in su). Se invece non v’interessa molto il chilometraggio, allora potete optare per una 26″.

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Concludendo

trovare una bici da 26” nelle gare di Marathon XC è ormai un’impresa. Ma nel cicloturismo? Fonte: cicloblog


Come fare quindi per decidere a quale standard “votarsi”? In realtà il discorso è complesso. Se stessimo parlando di MTB nuda e pura, vi direi di scegliere una front da 29” se volete partecipare a gare XC o a marathon e una full da 26” se il vostro obiettivo è l’all mountain o l’enduro.
Nel cicloturismo invece le cose si complicano, poiché la scelta dipende anche dalla disponibilità del mercato. Il mio consiglio è di effettuare un test preliminare, magari facendosi prestare la bici da 29″ da un amico ed effettuare una breve uscita e registrare le sensazioni.

Personalmente io ho fatto il contrario di molti biker, poiché possedevo una MTB da 29″ e sono passato a una 26″, perché avevo voglia di andare più veloce, di aggredire i sentieri e di aumentare la maneggevolezza (non mi sentivo molto agile su una 29”, anche perché sono alto 170 cm). Questo però in ambito MTB, mentre per quello che riguarda il cicloturismo rimango affezionato alla mia bici con cerchi da 29″ (anzi, essendo una vecchia bici da corsa posso dire che sono ruote da 28″, tanto per semplificare, giusto?). Probabilmente, se in futuro mi troverò costretto a cambiarla, vorrei provare una bici da cicloturismo con ruote da 29″ e vedere come va.
Ricordatevi comunque una cosa: che sia 26″ o 29″, è pur sempre una bici, per cui cambia lo standard ma non la solfa: non ci sarà nessuno a spingervi, dovrete comunque pedalare!

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Articolo aggiornato a febbraio 2023

Commenti

  1. Avatar Alex ha detto:

    voglio lasciare il mio commento, non sono uno che fa ne mtb ne ciclismo da strada, ma uno a cui piace spostarsi in città o poco fuori, ho passato diverse bici, da quando ero piccolo, ai bimbi si regalano quasi sempre mtb soprattutto di bassa qualità, poi sono passato alle classiche a canna dritta alta da 28, molto belle e compatte come posizione e comode, provato diverse, mi piacciono meno le moderne, ora da quasi un anno ho preso a poco una mtb classica anni 90 credo, e sono ancora più soddisfatto, perché nonostante sia leggermente più bassa(io sono 178cm) mi trovo molto bene, l’ho allestita un pò da strada, parafanghi, portapacchi, manubrio torino, e ruote sempre 26x 1.50 ma stradali non tassellate.
    allora riconosco che la velocità media sia leggermente inferiore delle classiche da uomo con pneu 700×32 se non per 28, però ha un baricentro più basso, è più maneggevole, ha un telaio più robusto e assorbe molto meglio le asperità, quindi molto più adatta a percorsi cittadini con buche e pavé. un mio amico ha una bella mtb nuova da 29 con freni a disco è tutto da 500€, bella bici, anche comoda nel complesso, ma la 26 è di una semplicità e ribadisco maneggevolezza di un altro pianeta, e anche robusta

  2. Avatar Rodolfo ha detto:

    una domanda nasce spontanea..
    Dove posso trovare un telaio in alluminio da mtb 26″ che abbia gli attacchi posteriori per un portapacchi?
    io dovrei cambiare presto il mio ma non ho trovato molto sui siti e-commerce

  3. Avatar Andrea ha detto:

    Ciao Omar
    anche le l’articolo è un po’ vecchio provo con una domanda … a settembre farò il mio primo ciclotour con carretto e cane (peso complessivo 35 kg circa).
    Essendo alla prima esperienza con rimorchio al seguito abbiamo optato per ciclovia Claudia Augusta e tappe max 65 km, media 15 km/h
    Ora mi viene il dubbio se non sia opportuno passare ad una 29′ per guadagnare in confort di pedalata: da 2 mesi provo uscite giornaliere e ho spesso un indolenzimento area lombare che presumo dipendano dalle vibrazioni carretto (che ha una molla giroscopica di collegamento alla bici).
    Dovendo fare un acquisto bici ero orientato ad una Touring in acciaio con sta curiosità per le 29″. Mi preoccupa però l’inerzia iniziale (sulla maneggievolezza no, tanto ne ho già persa con il rimorchio).
    Grazie a chi vorrà darmi dei consigli
    Andrea

  4. Avatar Marcello ha detto:

    Avrei bisogno di un consiglio
    Essendo alto cm 164 vorrei acquistare una mtb al mountain qualita media
    Quale mi consigliate? Cm 164 ho letto sopra che per la mia statura la 29 sarebbe grande . Ma anche la mtb?
    Il venditore mi ha consigliato la 29 anziché la 27.5
    Cosa dite?
    Marche scott ,gost,cube ,trek ,ecc sono veramente confuso
    Grazie

    1. Avatar giacx ha detto:

      Intanto rispondo prima a Marcello. Io sono alto 163 cm e da qualche anno ho preso una mtb full (canyon spectral 8.0 al) da 27,5 e debbo dire che rispetto a prima con u8na cube da 26, i vantaggi li ho visti solo per passare meglio gli ostacoli (buche e dossi) e non è poco, ma la uso per fare all mountain e d escursioni occasionali in montagna. Quindi , avendo provato anche una 29 e pensando che fosse ancor meglio, ma mi sono dovuto ricredere, perchè , almeno per la “nostra stazza”, ho capito che 27,5 sia la misura giusta e ottimale tra agilita/scorrevolezza, perchè come ripeto, la 29 su un telaio xs, non ti gira non riesci a farla derapare in curva nelle discese con terreno mosso, insomma è esagerata. Invece tornando al discorso cicloviaggiatore , anche se sia perlopiù stradale, (ed io, essendo principalmente un corridore amatoriale, che fa gare da circuito , con 40 e oltre km/h di media a gara), è vero che con una 28 “dovresti” andare più veloce e sviluppa più metri rispetto alla 26, ma lo trovo assurdo che tale paragone si faccia per un discorso cicloturistico, o da viaggio, , quando la velocità media si aggira intorno ai 20km/h massimo, come per il il peso della bici ecc, siano cose che non sarebbero manco da ragionarci su. Oltretutto, quello che conta, e fa la differenza, è sempre il motore e l’allenamento che ognuno di noi ha. Personalmente ho visto persone che con le Ebike, non allenate, che provano, o fanno i fenomeni in pianura con un gruppo di amatori, eppure molte volte anche con il motore si staccano….questo per dire, che sia la 28, o 29, faccia maggior strada, ma se poi non riesci a tirare tutti i rapporti a disposizione sulla bici (cosa che come dicevo, sul viaggio con bici cariche è molto facile) è assurdo fare sto paragone. Insomma per finire…se fate le gare da scarichi ok, ma per il resto la comodità e l’allenamento sono quello che contano

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