“A quanto devo gonfiare le gomme?“. Alzi la mano chi non ha mai sentito questa domanda. Che tu sia un meccanico, un compagno di uscite in bici o un navigato ciclista siamo certi che ti sarà stata rivolta la fatidica domanda da un “novello ciclista” o da qualcuno appena passato ad una diversa tipologia di bici.
La pressione degli pneumatici può avere ricadute importanti sulla sicurezza, sulla performance e sul comfort quindi, prima di ogni uscita, è bene assicurarsi che le gomme siano gonfiate al livello indicato/corretto.
Gomme sempre più larghe, sistema tubeless, cerchi con canali di diversa larghezza hanno ridefinito gli standard di gonfiaggio e (per certi versi) reso più complicato trovare la pressione ideale delle gomme.
Chi era abituato ai “vecchi” parametri (dove difficilmente si scendeva a pressioni sotto i 7 bar) fa fatica ad abituarsi all’idea che “gonfiare meno sia meglio”, chi si è avvicinato da poco alla bici potrebbe sentirsi confuso davanti a tutte queste variabili da considerare.
Vediamo dunque come potersi districare tra tutte le opzioni che propone il mercato.
Indicazioni generali sulla pressione delle gomme della bici
Di quali/quanti fattori dobbiamo tenere conto per gonfiare le gomme ad una pressione corretta?
Schematicamente, gli aspetti da considerare per la pressione delle gomme di un qualunque tipo di bicicletta sono i seguenti:
- larghezza della sezione dello pneumatico (in generale a sezioni più larghe deve corrispondere una minore pressione delle coperture).
- Peso del ciclista (maggiore è il peso del ciclista, maggiore deve essere la pressione delle gomme della bici).
- Tipo di utilizzo (se si gareggia o si predilige un uso “racing” della bicicletta si può optare per pressioni maggiori e quindi maggior scorrevolezza e rigidità, se si predilige il comfort è bene invece optare per pressioni inferiori).
- Tipo di terreno (su asfalto o terreno regolare leggermente più gonfie, su terreni dissestati, smossi e in off-road pressioni decisamente inferiori).
- Meteo (se si prevede un’uscita sotto la pioggia o su asfalto bagnato è buona cosa sgonfiare la pressione degli pneumatici per avere più aderenza in caso di frenata).
ETRTO
Sicuramente un buon inizio per capire quale sia la pressione corretta da applicare agli pneumatici della bici che si sta per utilizzare, è semplicemente quello di dare un’occhiata al fianco della gomma. La spalla mostra la dimensione standardizzata ETRTO e le informazioni sulla pressione massima e minima consigliata.
Nel tentativo di aiutare l’utente finale a trovare la pressione ideale delle gomme (che sia bici da strada, gravel o MTB) l’azienda SRAM propone un’applicazione molto interessante che, considerando tutte le variabili in gioco, restituisce (tramite un algoritmo) la pressione ottimale espressa in bar o PSI.
Come calcolare la corretta pressione di gonfiaggio
La Tire Pressure Guide di Sram tiene conto dei parametri più importanti (peso del ciclista, sezione e tipologia della gomma, larghezza del canale) ma anche di altri fattori secondari a volte sottovalutati. Il calcolatore è nato per le ruote Zipp ma può essere utilizzato per qualsiasi tipo di ruota e pneumatico. Ovviamente, e questa è una raccomandazione importante, non dovete mai eccedere le pressioni di gonfiaggio consigliate dai costruttori di cerchi e di pneumatici che avete in uso.
E, se le avete a disposizione, fate riferimento alle pressioni ideali consigliate dal costruttore della gomma, che sono tarate in modo specifico su quel prodotto e sulle sue caratteristiche (come ad esempio fa Pirelli).
Bici da strada
Un calcolo (che viene dal passato ma sempre valido) per trovare la pressione ideale dei tuoi pneumatici è quello che incrocia il peso del ciclista con la larghezza degli pneumatici.
La pressione ideale degli pneumatici dipende dal peso corporeo. Un dato di riferimento utile è il seguente: calcola il 10% del tuo peso (espresso in chili) e porta i bar dei tuoi pneumatici a quel numero. In altre parole, se pesi 75 kg, dovresti gonfiare gli pneumatici a 7,5 bar.
Puoi ottenere un dato ancora più accurato se, oltre al tuo peso, tieni conto anche della larghezza (sezione) dello pneumatico. È necessario tenere presente che i valori possono variare a seconda del produttore e del modello dello pneumatico. Se pesi 70 kg, dovresti gonfiare a 7,6 bar uno pneumatico largo 23 mm, a 6,7 bar uno pneumatico da 25 mm e a 5,7 bar uno da 28 mm. Per ogni 10 kg di peso corporeo, regola la pressione degli pneumatici aumentando o diminuendo dell’1%.
Altra variabile importante da tenere in considerazione nelle bici da corsa è quale tipologia di copertura si sta utilizzando: tubolare, copertoncino, tubeless.
Le coperture da strada
Nei tubolari, la camera interna è cucita direttamente sulla carcassa, creando uno pneumatico monopezzo a forma di tubo incollato al cerchio della ruota. Questi pneumatici sono più resistenti e leggeri. Questa è la tipologia che può raggiungere le massime pressioni (da 8 a 10 bar a seconda della sezione del tubolare)
I copertoncini sono il tipo di pneumatico più utilizzato nel ciclismo su strada. Sono disponibili nelle varianti rigide o pieghevoli e sono più soggetti alle forature rispetto ai modelli tubeless e tubolari. La pressione ideale di gonfiaggio è attorno ai 7 bar con piccole variazioni a seconda della minore o maggiore sezione del copertone.
Gli pneumatici tubeless, nati per il mondo MTB, stanno di recente guadagnando popolarità anche nel mondo del ciclismo su strada. Combinando uno speciale nastro per cerchi a un liquido sigillante a base di lattice, lo pneumatico stesso trattiene l’aria al suo interno senza bisogno di camere d’aria. Con i tubeless, è possibile abbassare la pressione di 1-1,5 bar senza aumentare il rischio di forature. Usando una minore pressione dell’aria si migliora notevolmente il comfort e l’aderenza.
Gravel
Nel caso delle bici gravel la questione è ancora più complicata che su strada, poiché si deve cercare il compromesso giusto tra terreni molto diversi tra loro. Come per le bici da corsa è impossibile definire una pressione ottimale valida per tutti, poiché questa è influenzata da tanti fattori, ma oltre ai due parametri peso ciclista-sezione del copertone è di fondamentale importanza in questo caso valutare anche la tipologia dei terreni su cui verrà effettuata l’uscita.
Il volume degli pneumatici delle bici gravel è superiore a quello delle biciclette da strada.
La pressione di massima è compresa tra 2,5 e 4,5 bar dato che chi pedala su gravel e terreno sconnesso, preferisce generalmente essere più protetto dalle vibrazioni e dagli ostacoli rispetto alla ricerca della scorrevolezza tipica delle bici da strada.
A seconda delle condizioni (pioggia, terreno accidentato), si può diminuire fino a un bar di pressione da queste raccomandazioni. Di seguito una tabella riepilogativa che fornisce un’indicazione di massima della pressione (espressa in bar) in relazione al peso del ciclista e alle numerose sezioni di coperture che si possono adottare su una bicicletta gravel.
OFF ROAD: MTB ed E-MTB
Nel mondo Offroad oltre ai parametri tecnici e ai fattori sopra descritti, ne entrano in gioco altri due di notevole importanza:
- il diametro della ruota (29, 27,5 opp. 26)
- la “disciplina” praticata (XC, All-Mountain, Enduro, DH, VTTAE).
Inoltre, un altro elemento è dirimente per la corretta pressione degli pneumatici, ovvero l’adozione di pneumatici tubeless oppure di pneumatici con camera d’aria all’interno.
Viste le numerose variabili da incrociare, al fine di non essere troppo dispersivi e non creare eccessiva confusione ci concentriamo su quello che attualmente nel mondo mtb ha preso il sopravvento: la ruota da 29 pollici e il copertone tubeless ready.
La pressione per i tubeless per MTB
Gli pneumatici tubeless per mountain bike permettono di pedalare a bassa pressione, migliorando le prestazioni, il comfort di guida e l’aderenza. Questo tipo di montaggio protegge anche dal rischio di forature e perforazioni grazie al liquido preventivo presente all’interno dello pneumatico.
Lo pneumatico posteriore dovrebbe essere sempre gonfiato a +0,2 o +0,1 rispetto a quello anteriore, perché il 60% del peso del ciclista poggia sulla ruota posteriore.
Come anticipato, per gli pneumatici MTB da 29 pollici, la pressione consigliata varia molto anche a seconda del tipo di disciplina: Cross-Country, DH, Enduro o All Mountain.
In generale, gli pneumatici da 29 pollici richiedono una pressione inferiore rispetto alle ruote di diametro inferiore, a causa della maggiore superficie di contatto con il terreno. Gli pneumatici MTB da 29” stanno diventando la norma in tutte le discipline, sia per le MTB muscolari che per le MTB-ATV.
Le discipline e gli pneumatici per le differenti MTB
Gli pneumatici per Gravity MTB, Enduro MTB e DH MTB sono in continua evoluzione e si adattano a terreni sempre più tecnici e impegnativi. Di conseguenza, oggi possiamo trovare sezioni trasversali fino a 2,60 con un profilo molto rotondo. La superficie del terreno aumenta e possiamo quindi ridurre la pressione.
Ad esempio, la pressione di base per una mountain bike Enduro per una persona di 80 kg è di 1,6 all’anteriore e 1,7 al posteriore.
Per la mountain bike da discesa, la pressione sarà relativamente simile a quella degli pneumatici da Enduro per i ciclisti esperti. Per i ciclisti meno esperti, la pressione consigliata è di 1,7 all’anteriore e 1,8 al posteriore.
Queste pressioni sono consigliate per gli pneumatici tubeless. Se desideri ridurre la pressione senza rischiare di danneggiare l’attrezzatura, puoi montare degli inserti antiforatura.
Anche gli pneumatici per MTB Cross-Country e All-Mountain sono in continua evoluzione, con palloncini più rotondi che offrono un maggiore comfort ai ciclisti, consentendo loro di giocare con i livelli di pressione. Ci sono anche sezioni trasversali più grandi, fino a 2,40.
In condizioni di asciutto, la pressione consigliata per gli pneumatici Cross-Country MTB, per un profilo di 80 kg, è compresa tra 1,35 e 1,60. Per la guida sul bagnato, alcuni pneumatici possono essere abbassati a 1,15 per migliorare l’aderenza.
Le mountain bike elettriche hanno maggiori vincoli, soprattutto in termini di peso. Gli pneumatici di una E-MTB devono quindi essere sufficientemente gonfiati per garantire una buona maneggevolezza e sopportare il peso maggiore del sistema elettrico. Per un profilo di circa 85 kg, la pressione degli pneumatici consigliata è compresa tra 1,8 all’anteriore e 1,9 al posteriore.
Corse e professionismo
Negli ultimi anni (dal 2020-2022) nel mondo professionistico è stato testato un sistema che permette di regolare, senza fermarsi e scendere dalla sella, la pressione delle gomme. Un qualcosa di rivoluzionario, che soprattutto in determinate corse (pensiamo alla Parigi-Roubaix e ad altre classiche del Nord sulle pietre) potrebbe far pendere l’ago della bilancia tra una vittoria e una sconfitta.
La novità: il sistema Scope Atmoz
Il sistema, già omologato dall’UCI, è stato sviluppato in prima battuta in collaborazione con il Team DSM. Scope Atmoz è un sistema che permette di regolare la pressione delle gomme mentre si pedala. Si tratta di due serbatoi di aria da posizionare sui mozzi, che devono essere pre-gonfiati prima di iniziare a pedalare. Tramite due pulsanti da collocare sul manubrio, collegati a una centralina, è possibile azionare il sistema e aumentare o diminuire la pressione di ogni singola gomma. In aggiunta, aspetto molto importante, la pressione può essere visualizzata in tempo reale sul proprio ciclocomputer.
I due serbatoi sono compatibili con tutte le ruote 700c e sono collegati ad una speciale valvola tramite due connettori fissati in corrispondenza di due raggi. Il sistema è compatibile solo con gomme tubeless e non ha limiti di utilizzo o di pressione massima e minima, se non quelli consigliati dai produttori di cerchi e pneumatici.
Scope dichiara che attraverso questo dispositivo è possibile risparmiare fino a 30 watt e, a livello professionistico, può sicuramente essere interessante in tutte quelle gare in cui si sono significative variazioni del fondo stradale, in primis alla Roubaix.
Gravaa KAPS
Successivamente è stata la Visma a testare un sistema del tutto simile durante la Dwars door Vlaanderen, con l’idea di adottarlo anche sulle pietre della Parigi-Roubaix. Il sistema di gestione applicato alla ruote Reserve del team olandese, si chama Gravaa KAPS: il protocollo Bluetooth® Low Energy e ANT+ consente al controller posto sul manubrio di comunicare con entrambi i mozzi grazie ad un semplice pulsante per regolare la pressione del pneumatico. Abbassando la pressione si riescono ad ammortizzare meglio gli impatti con la pietre sconnesse, rialzandola si ritrova la miglior performance quando si torna sull’asfalto.
L’azienda certifica 250 grammi di peso in più per ciascuna ruota, un peso ben digeribile se i vantaggi promessi da questi mozzi speciali si concretizzano. Gravaa assicura che il risparmio in watt diventa concreto e ci permette di conoscere dettagli importanti: un test effettuato nel settore di pavé di Camphin-en-Pévèle dimostra che c’è un risparmio di 25 a 35 chilometri orari se si passa da 6 a 3 bar di pressione.
La tecnologia fa progressi e giustamente si guarda sempre continuamente in avanti alla ricerca di soluzioni che da un lato minimizzino i possibili problemi tecnici ( come ad esempio forature e cadute) e dall’altro ottimizzino ed aumentino l’efficienza delle prestazioni. Seppur molto affascinante crediamo che questo tipo di sistemi possano avere un senso solo nel mondo delle corse professionistiche dove ci sono in ballo vittorie, sponsor, contratti e stipendi.
Conclusioni
Una volta scelto che tipo di bici fa per voi, prima di iniziare a pedalare, una delle cose più importanti da sapere è dunque proprio la pressione ottimale per gonfiare i vostri pneumatici.
Come avrete letto non esistono una raccomandazione universale e un valore giusto in assoluto ma sono diversi i fattori che entrano in gioco. È sufficiente qualche piccolo accorgimento per non sbagliare.
Per prima cosa, per gonfiare la pressione nel modo più preciso possibile, è necessario munirsi di una pompa a pavimento dotata di manometro della pressione. Quest’ultima, negli pneumatici da bici, è solitamente espressa in bar o PSI. PSI è l’unità di misura utilizzata in America, 1 bar equivale a 14,5 PSI.
Altra piccola ma utile attenzione da avere è quella di guardare sempre sulla spalla del copertone il valore di pressione (range min-max) indicato dal costruttore. Se poi si vuole ulteriormente affinare il valore corretto di gonfiaggio si può andare sulle homepage delle aziende produttrici che solitamente hanno indicazioni e tabelle di conversione per il corretto gonfiaggio degli pneumatici.
Infine, non meno importante, non dimenticate di controllare periodicamente la pressione delle gomme e di adattarla in base alle sensazioni di guida che prediligete, ai tipi di percorsi ed alle condizioni meteo che vi si presentano di volta in volta.
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