Meccanica

Allestire un’officina per bici in 1,5 metri quadrati

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A tutti piacerebbe avere a disposizione uno spazio di questo genere per allestire una propria officina, dove occuparsi con amore e cura delle proprie biciclette e di quelle degli amici. In realtà la maggior parte di noi ha a disposizione questo:

Eppure è possibile trasformare anche una piccola cantina di 1 x 1,5 metri in uno spazio accessoriato e adatto per smanettare sulle nostre biciclette, sia che si tratti di specialissime in carbonio, mountain bike da Enduro (oppure city bike con le quali ci rechiamo al lavoro. Come? Vediamolo insieme.

Organizzare lo spazio

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Chi non ha a disposizione una stanza da dedicare a officina deve arrangiarsi, magari lavorando sulle biciclette nel proprio garage, in cantina o in un vano del cortile. Eppure anche questi spazi, che danno l’idea di angusto e poco illuminato possono diventare delle ottime officine personali, sta tutto nell’organizzazione e nella gestione di ciò che si può usare. La fetta più ampia deve essere comunque dedicata alla bicicletta e al posizionamento del cavalletto, affinché possiate raggiungere con (a volte relativa) comodità ogni angolo del mezzo. Per il resto potete sfruttare le pareti e gli angoli poco significativa e infine anche il soffitto.
I passi da seguire sono:
• Proteggere il pavimento;
• Dotarsi di un cavalletto;
• Attrezzare le pareti;
• Disporre l’attrezzatura e i ricambi;
• Provvedere all’illuminazione;
• Dotarsi di un banco di lavoro;

Vediamo ora tutti i passaggi nel dettaglio.

Step 1: Proteggere il pavimento

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Lavorare con le biciclette significa entrare in contatto con grassi, oli, lubrificanti di varia natura, polvere e fango e non è simpatico che il pavimento della cantina o del garage si macchi di sostanze difficili da pulire, per cui è una buona idea proteggerlo. Inoltre creare una superficie il più uniforme possibile permetterà di ritrovare più facilmente i pezzi che vi cadranno dalle mani (e succede, ragazzi, succede) affinché non dobbiate passare ore chini sul pavimento a scrutare ogni anfratto alla ricerca della sferetta della serie sterzo infilatasi chissà dove. Vi sono molti modi per proteggere il pavimento, dalle soluzione low-cost a quelle più professionali:
Cartone: prendete una scatola di cartone ondulato, va bene anche quella che avete usato per spedire la bicicletta durante il vostro ultimo viaggio, apritela e sagomatela con le forbici o il cutter per adattarla alla superficie del pavimento. Un buon trucco è quello di squadrare il cartone leggermente più grande rispetto al pavimento, in modo tale che quando verrà “posato” andrà a coprire ogni angolo, creando una sorta di zoccolino che aiuterà a mantenerlo in posizione. Sigillate poi il tutto con nastro da imballaggio. Questo metodo è ottimo perché a bassissimo costo, il cartone assorbe gli oli e i grassi e non è scivoloso, però tende a rovinarsi in fretta e non è impermeabile all’acqua;
Pluriball: il classico cellophane da imballaggio, quello con le bolle da scoppiare che si trova in tutti i negozi di bricolage. Anche in questo caso sagomatelo con una superficie leggermente più ampia affinché aderisca anche alle pareti e poi sigillate con nastro da imbianchino (detto anche scotch di carta). A differenza del cartone il pluriball è totalmente impermeabile a oli e fluidi, è molto facile da rimuovere e riposizionare e può essere sollevato più volte in caso di pulizia. Di contro c’è il fatto che tende a sollevarsi più facilmente rispetto al cartone;
Parquet di bassa qualità: tutti i negozi di bricolage propongono un parquet dai costi minimi. Di solito si tratta di listelle di compensato di bassa qualità, coperto da una lamina in termoplastica con stampate le venature del legno. Non servono collanti né attrezzature speciali per posarlo, poiché i vari listelli sono dotati di scanalature per l’aggancio. La posa ovviamente richiede più tempo rispetto a quella di un cartone o del pluriball ma il risultato è duraturo, probabilmente potreste aprire un’officina tutta vostra prima di dover risollevare il parquet perché rovinato.

Step 2: Dotarsi di un cavalletto

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Se volete lavorare seriamente sulle vostre biciclette anche in uno spazio minimo come una cantina, non potete esimervi dall’acquistare un cavalletto. Lavorare su una bici capovolgendola su sé stessa va bene quando ci si trova a lato della strada o in un bosco ma se avete deciso di crearvi una vostra officina, il primo investimento è un cavalletto di qualità. Dato il poco spazio a disposizione l’ideale sarà un cavalletto pieghevole, che potrete richiudere quando non vi serve e riporre nella sua custodia. Quello della foto è un cavalletto Pro, che si può ripiegare completamente su sé stesso, in modo da riporlo nella sua sacca affinché possiate lasciare libero lo spazio per ricoverare le vostre biciclette. Inoltre diviene comodo se vi capitasse di andare da qualche amico per mettere mano al suo mezzo.

Step 3: Attrezzare le pareti


Con poco spazio sul piano, dobbiamo occupare quindi le pareti, per organizzare l’attrezzatura, i lubrificanti e i materiali di ricambio. Non pensiate che si tratti di un’operazione difficile, tutt’altro. Solitamente quando si ha molto spazio a disposizione si ha la tendenza di utilizzarlo tutto riempiendolo con oggetti superflui. Con una superficie striminzita saremo obbligati a usare l’ingegno e a limitare al necessario l’attrezzatura e questo si rivelerà vincente, poiché avremo sottomano solo quello che realmente c’interessa e non faremo confusione.
Ci sono almeno quattro tipologie di supporti da fissare ai muri:

Ganci: ne abbiamo già parlato in questo articolo. Sono utili sia per appendere le biciclette, riuscendo a ricoverare più mezzi in uno spazio angusto ma anche per sistemare le ruote che magari dovete centrare o che avete acquistato come ricambio;

Pannelli portautensili: una serie di pannelli forati, dotati di ganci, da attaccare alle pareti per poi appendervi tutti gli utensili, il modo di averli sempre a portata di mano. Le scelte anche in questo caso sono molteplici. Si passa dai semplici pannelli di compensato forati da attaccare al muro con mastice o con il “Millechiodi”, ai pannelli in lamiera con ganci metallici, oppure alle piastre in plastica stampata con ganci a incastro, che vanno fissati al muro tramite tasselli di tipo Fischer da 6-8mm di diametro. I pannelli vengono venduti in differenti fogge e misure, per cui l’importante prima è effettuare una misurazione completa delle pareti, per valutare quale tipologia utilizzare;

Pannelli portaoggetti: a differenza dei precedenti questi pannelli non posseggono fori per i ganci, bensì delle scanalature che permettono il fissaggio di vaschette portaoggetti. Sono molto utili per separare lubrificanti, grassi, per sistemare fascette elettriche, nastri adesivi e quant’altro;
Mensole: un’opzione davvero low-cost per organizzare una parete per poi sistemare in modo ordinato tutti gli attrezzi o i ricambi. Nei negozi di bricolage si trovano i pannelli di pino trattato non verniciato, che hanno costi molto bassi e dei reggimensola in acciaio zincato da fissare al muro con tasselli fisher da 6mm. Il bello dei pannelli in pino deriva dal fatto che possono essere tagliati a misura direttamente dal negozio, affinché possano essere montati per recuperare spazi altrimenti rimasti vuoti;

Step 4: Organizzare l’attrezzatura e i ricambi

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Ora che avete attrezzato le pareti, dovete sistemare l’attrezzatura in modo da averla sempre a portata di mano. Dedicate i pannelli con i ganci per appendere gli utensili più usati. Raggruppateli sempre in modo da mantenere vicini attrezzi simili:

Chiavi inglesi: appendetele per l’occhiello e disponetele dalla misura più piccola alla più grande, dedicando un gancio per ogni misura (potreste avere più chiavi della stessa misura, per esempio). In questo modo darà sempre facile trovare la chiave del 13, quella del 15 ecc…
Cacciaviti: devono essere facili da raggiungere, poiché sono tra i più usati. Disponeteli sempre a scalare dal più grande al più piccolo, dividendo quelli a intaglio da quelli a croce;
Pinze e tronchesi: manteneteli vicini, raggruppandoli sempre per grandezza. Ovviamente dividete i tronchesi dalle pinze, per non sbagliare. Altro discorso per i serratubi da idraulico (extrema ratio in molte operazioni su bici di una certa età). In questo caso è meglio dedicare un pannello all’ “artiglieria pesante”;
Attrezzi specifici: raggruppate sempre gli utensili per bicicletta in modo che quelli simili stiano vicini, come per esempio la chiave per serie sterzo con quelle a sogliola per coni, la chiave per cassetta con la frusta , i vari estrattori tra loro, la pompa a mano per camera d’aria con quella per sospensioni;
Attrezzi di misura: dedicate uno spazio del vostro pannello agli attrezzi per misurare, quindi calibro a nonio, metro sfilabile, misuratore di pressione delle gomme, livella metrica, righello per raggi, affinché non entrino in contatto con gli altri utensili;
Artiglieria pesante: chiamo così questi attrezzi perché sono più da carpentiere che da meccanico fine ma spesso sono indispensabili. Il mio consiglio è di dedicare un pannello a martelli, giratubi, presse manuali, smagliacatena, lime ecc..

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Per organizzare i materiali di consumo come grassi, lubrificanti, prodotti per pulizia ecc… sono molto utili le vaschette portaoggetti in plastica stampata, che si trovano in ogni negozio di bricolage. Acquistatene un po’, poiché non si finisce mai di usarle. In ognuna potete un determinato prodotto, in modo da sapere sempre dove cercare.

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Avere a che fare con le biciclette vi metterà in contatto con una marea di piccoli oggetti: viti, dadi, rondelle, valvoline ecc…che possono essere confusi, persi o dimenticati in giro. Per organizzare la minuteria si può acquistare un portaminuteria in plastica, da poggiare al banco o da fissare a parete con tasselli fisher. In ogni vaschetta si può riporre un determinato elemento, in modo da suddividere in modo professionale anche questi prodotti. In alternativa si possono usare i flaconcini usati con chiusura con tappo a vite, come quelli degli integratori alimentari, riempiendoli solo con un tipo di componente e dedicando loro una mensola.

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Infine, per riporre i ricambi, diventano molto comode le cassettiere in plastica da pochi euro, che vengono vendute nei negozi di bricolage, di solito destinate alle casette per i giardini. Si tratta di strutture in plastica con 2 o 3 cassettoni (anch’essi in plastica), che potete usare per suddividere i ricambi. Ad esempio io ne ho uno con 3 cassetti, dove nel primo ci sono i ricambi per la bici da corsa, nel secondo quelli per la mtb e nel terzo per la city bike di mia moglie, in modo da non dover mai frugare alla ricerca di un pattino o di un cavo freno.

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Step 6: Provvedere all’illuminazione

Per quanto grandi e spaziosi possano essere, cantine e garage non dispongono di vetrate che permettano un’illuminazione completa e le luci al neon di serie non sono molto efficaci, per cui bisognerà provvedere a potenziare l’impianto. Per farlo possiamo rivolgerci a un amico elettricista per aumentare la potenzialità oppure utilizzare degli “escamotages”:
Faretti da imbianchino: offrono un’elevata illuminazione, possono essere fissati a muro oppure dispongono già di un treppiede per il sostegno. Di contro però sono molto fragili se dovesse capitarvi di farli cadere, consumano molta energia e hanno la tendenza a scaldare eccessivamente;
Lampade da meccanico: si tratta di lampade a mano, dotate di una protezione in metallo per evitare che la lampadina si rompa in caso di caduta. Hanno un cavo elettrico molto lungo, che permette di raggiungere qualunque angolo e un gancio, per fissarle ovunque. Le usano i meccanici di auto per illuminare quando devono lavorare su motori, frizioni e altri componenti angusti. Consumano poco (soprattutto se utilizzate lampade a basso consumo), si agganciano dappertutto e usandone due in contemporanea si riesce ad ottenere un’ottima illuminazione.

Step 7: Dotarsi di un banco da lavoro

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Sembra una velleità da meccanico esaltato ma un banco di lavoro è invece molto utile, poiché potrete poggiarvi gli utensili, lavorare più comodi, usarlo come appoggio per il centraruote o fissarvi una morsa. Tenete per ultimo questo acquisto, poiché potrete decidere in base solo allo spazio rimanente.

Se vi rimane dello spazio potete acquistare un banco da lavoro da amatore, evitando però quelli di primo prezzo che si spaccano solo a respirarci sopra. Sarebbe meglio uno con struttura in ferro e pianale in legno, magari con un pannello incorporato affinché possiate appendere degli utensili da usare solo quando lavorate sul banco.

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Se lo spazio invece è minimo, non disperate. Prendete bene le misure e acquistate un pannello di pino trattato in un negozio di bricolage e fatevelo sagomare. Dotatevi di due reggimensola belli solidi e occupate un angolo rimasto vuoto (come in foto). Lo spazio non sarà un granché ma sarà più che sufficiente per avere una superficie d’appoggio sulla quale lavorare, facendo di necessità virtù.

Quanto mi costa?

Quanto può costare attrezzare un’officina in una cantina o in un garage? Tralasciando l’acquisto dell’attrezzatura di lavoro e del cavalletto, la spesa per mensole, pannelli, vaschette e quant’altro, se vi rivolgete ai prodotti per bricolage che si trovano nei negozi, difficilmente supererà i 200€, ai quali ovviamente dovrete aggiungere il vostro tempo per il montaggio dei pannelli, l’organizzazione ecc.. Io ho attrezzato la mia officinetta con 150€ di spesa e una decina di ore di lavoro tra misure, trapanature con il percussore, montaggio e sistemazione dell’attrezzatura.

Concludendo

Non esiste luogo che non possa essere trasformato in una piccola officina, pratica e organizzata. L’importante è avere ingegnosità e quella capacità di adattamento tipica di chi va in bici. Sono curioso di vedere le vostre officine personali, per cui condividete le vostre foto sulla pagina fb di Bikeitalia!

Commenti

  1. Avatar davide romele ha detto:

    io sono un grande appassionato di bici e oltre che a praticare sono anche appassionato di meccanica e mi sono propio fatto un officina a casa dove curo le mie bici e quelle degli amici complimenti per i vostri articoli molto utili e dettagliati con tante informazioni tecniche a presto

  2. Avatar Paolo Turnu ha detto:

    Fantastico il Vostro sito! Mi avete incoraggiato ancor di più! Son un “giovane” che con la passione per la bici, avendo fatto due corsi di meccanica di base e meccanica avanzata, gradirebbe tramutarla in professione e per quanto difficile ci riuscirò! Grazie per i Vostri consigli e il Vostro sito fantastico che consiglierò e continuerò a seguire! Buon lavoro e a presto. Paolo

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