Molto spesso, quando si decide di acquistare una bici nuova, si passa da un sito all’altro, per controllare geometrie e taglie del telaio. Il problema sorge solitamente quando si ha a che fare con case produttrici statunitensi che al posto delle misure in pollici o in centimetri del tubo piantone, indicano le diciture “Reach” e “Stack”. Cosa significano e quali influenze hanno sulla scelta della bici giusta per noi? Andiamo ad analizzarli.
Indice
Cosa sono Reach e Stack
Le indicazioni di Reach e Stack sono misure dimensionali nate per il mondo mtb e da lì sono state state applicate ad altri tipi di bici. Sono state introdotte da alcune case americane all’inizio degli anni ’90, quando la distinzione tra discipline fuoristrada andava delineandosi. Infatti l’utilizzo delle mtb in ambito cross-country e downhill cominciava allora a prendere due strade diverse, con assetti, geometri e stili di guida differenti.
Il classico sistema di misurazione dei telai mtb (mutuato da quello per i telai da bici da corsa) cominciava a non essere idoneo per le bici più discesistiche, poiché per la maggior parte del tempo il biker stava in piedi sui pedali e non seduto sulla sella. Per questo le case americane definirono due misure che classificavano la dimensione dei telai prendendo come riferimento il biker in fuorisella e non seduto: il reach e lo stack.
Il reach è la distanza orizzontale tra l’asse della serie sterzo e la proiezione in altezza del movimento centrale. In sostanza questa misura identifica quanta “luce” corre tra il corpo del biker in sella e l’asse del cannotto di sterzo. Un valore basso del reach identifica una bici più compatta e quindi più reattiva e nervosa nello stretto (i biker amano definirla “giocosa”), mentre un reach elevato tenderà a sbilanciare il ciclista in avanti, caricando maggiormente la ruota anteriore (tecnicamente il corretto bilanciamento delle forze sulla bici avviene quando il 55% del peso del biker si scarica sulla ruota posteriore e il restante 45% su quella anteriore).
Lo stack invece è la misura verticale della distanza tra la parte superiore del cannotto sterzo e l’asse del movimento centrale. Questa misura influisce in maniera minore rispetto al reach, poiché l’effettiva distanza tra pedali e manubrio è influenzata dal numero di distanziali, dal verso di montaggio dell’attacco manubrio e dal rise del manubrio stesso.
A chi servono Reach e Stack
Solitamente le misure di Reach e di Stack servono per i biker che amano andare in discesa e quindi si adatta bene nella scelta delle bici da all-mountain, Enduro o DH. Nel cross-country (agonistico o marathon) e nel trial la loro importanza si perde e si può usare il classico sistema della lunghezza del tubo piantone.
In realtà le dimensioni di Reach e Stack vengono attualmente proposte anche in modelli diversi, come bici da corsa, da ciclocross e gravel bike, soprattutto se prodotte da case americane e quindi è utile che chiunque le padroneggi.
Facciamo un esempio prendendo in considerazione dei modelli completamente diversi e valutiamo le misure di Reach e Stack:
- Bici da corsa: Wilier Triestina Zero.7;
- Ciclocross: Niner BSB 9 RDO;
- Gravel Bike: Salsa Wardbird;
- Mtb da Cross Country: Scott Scale;
- Mtb da Enduro: Trek Remedy 9
Confrontiamo ora le misure di Reach e Stack per ogni bicicletta. La misura presa è per un telaio di taglia media:
Reach [mm] | Stack [mm] | |
Wilier Triestina Zero.7 | 387 | 536 |
Niner BSB 9 RDO | 377 | 565 |
Salsa Wardbird | 376.6 | 584.4 |
Scott Scale | 423.1 | 578.6 |
Trek Remedy 9 | 417 | 619 |
Si capisce come una bici da corsa abbia geometrie più compatte e da questo derivino reach e stack compatti che migliorano l’espressione di potenza e diminuiscano la flessione del telaio, migliorando la guidabilità. Un mtb da XC invece ha misure più elevate che aumentano comunque la stabilità sullo sconnesso e offrono una seduta più confortevole. Una mtb da Enduro ha un reach più corto rispetto a una da XC, accompagnato da uno Stack più elevato, per una seduta più eretta che consente di distribuire meglio i pesi e di arretrare nelle fasi di discesa.
Come si può quindi utilizzare le misure di Reach e di Stack nella scelta del telaio? In realtà queste misure vanno utilizzate quando si è indecisi su più modelli diversi. Una volta definita la taglia giusta per noi (per bdc, mtb o bici da cicloturismo), si possono confrontare le misure di Reach e Stack per valutarne la geometria.
Una bici con misure di Reach e Stack più basse offrirà una seduta più raccolta e tenderà a essere più reattiva nei tratti tecnici e nei rilanci, mentre una con Reach e Stack più elevati offrirà una seduta più eretta e una stabilità maggiore, pagando dazio sulla reattività, risultando più pigra.
Il mio consiglio quindi è per prima cosa definire in modo univoco quale misura di telaio sia adatta alle proprie misure antropometriche di ogni bici che c’interessa. Per poi capire realmente quale meglio si adatta alle nostre esigenze (oltre a valutare l’allestimento generale, ovvero il “cockpit”) si possono confrontare le misure di Reach e Stack. Se si desidera una bici reattiva e nervosa, allora meglio prediligere un telaio con reach e stack contenuti mentre se si preferisce la stabilità allora bisogna dirigersi verso misure più elevate. Come sempre, non mi stancherò mai di ripeterlo, è la bici che deve adattarsi alle nostre misure e al nostro modo di guidare.
Concludendo
Abbiamo fatto chiarezza sulle misure di Reach e Stack, che ultimamente vengono proposte come prime dimensioni da parte dei costruttori, soprattutto nordamericani. L’importante, tralasciando la matematica e le formule trigonometriche, è sempre scegliere la bici sulle nostre esigenze e scegliere il setup corretto, per esaltare l’esperienza del ciclismo, che è uno sport di “fatica, sudore e sensazioni”.
Ok tutto molto bello ma la domanda é …agendo su distanziali e attacco manubrio si possono modificare stack e reach …per esempio a parità di angoli di telaio (piantone e sterzo) una bici con uno stack di 540nm e 2cm di spessori sotto l’attacco è equivalente a una bici con 550mm di stack e 1cm di distanziali a parità di attacco manubrio e quindi di reach