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Sella per viaggiare: i criteri per sceglierla

Sella per viaggiare: come possiamo sceglierla correttamente? Io stesso, nel 2018, durante il Cammino di Santiago, ho sperimentato le piaghe cutanee per il continuo sfregamento sulla sella. In questo articolo andremo a capire come scegliere la sella per viaggiare.

Come trovare la sella per viaggiare

Cicloturisti

Il tipo di sella adatto al cicloviaggiatore deve avere le seguenti caratteristiche:

  • Forma ergonomica corretta per le caratteristiche fisiche e necessità del cicloviaggiatore;
  • Presenza di un canale centrale completamente aperto per eliminare qualsiasi compressione a livello genitale, perineale e prostatico.

Come trovare la sella che meglio si adatta alla propria struttura fisica e preferenze personali? 

#1: Distanza ischiatica

Il primo parametro da considerare è larghezza delle tuberosità ischiatiche.

Tuberosità ischiatiche

Per misurarla possiamo rivolgerci a un biomeccanico professionista (laureato in scienze motorie o fisioterapia), ad un punto vendita attrezzato con idonei sistemi di misurazione, oppure possiamo usare un metodo più artigianale: ponete un pezzo di cartone su una panca rigida (evitate le sedute morbide). Sedetevi sopra, tenendo la schiena eretta e le gambe flesse a 90°. Sollevatevi e sul cartone dovreste trovare il calco dei punti di appoggio. Quelle sono le impronte delle tuberosità ischiatiche. A questo punto basta misurare con un metro la distanza che corre tra i centri delle due impronte per determinare la distanza tra le tuberosità ischiatiche. Questo procedimento è indipendente dal fatto che siate maschio o femmina, poiché la distanza tra le tuberosità ischiatiche è individuale e non è legata a fattori di genere, nonostante le donne presentino in media un bacino più largo degli uomini.

#2: Tipologia di imbottitura

Il secondo parametro è capire quale tipologia di imbottitura sia più indicata per il viaggio che dobbiamo effettuare. Solitamente le selle si presentano in due grandi categorie:

Sella per viaggiare imbottita

Selle ben imbottite: hanno un’imbottitura abbondante e morbida. Se premiamo con il dito sopra la sella, lo sentiamo affondare e il rivestimento si deforma. 

Sella per viaggiare

Selle meno imbottite: l’imbottitura è meno presente e si deforma meno;

Le selle meno imbottite supportano il ciclista e sono più performanti, poiché deformandosi meno producono minor dispersione di energia. Le selle più imbottite sono accomodanti e sicuramente consentono di scaricare meglio il peso, oltre a “perdonare” maggiormente eventuali posizionamenti non corretti. Sia le une che le altre possono essere dotate di inserto supplementare in Gel.

Come possiamo capire se la sella che ci serve deve essere più o meno imbottita? Ecco alcuni punti da prendere in considerazione:

Peso corporeo: lo studio “A field-based approach for examining bicycle seat design effects on seat pressure and perceived stability” ha dimostrato che per ogni 10 kg di peso del ciclista, la pressione sulla sella aumenta fino al 15% in più. Questo significa che un ciclista più pesante scaricherà molta più pressione sull’imbottitura. Dato che, come afferma la terza legge di Newton, a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, maggiore è la durezza della sella e maggiore sarà la spinta che questa restituirà al ciclista. Per questo più il nostro peso è elevato e più la sella deve essere imbottita. Dalla nostra esperienza nel posizionamento biomeccanico ci siamo accorti di come lo spartiacque si situi intorno ai 75 kg. Se pesiamo meno possiamo osare con una sella meno imbottita, se pesiamo di più dovremo tendere a una sella più imbottita;

Posizione in bici: più staremo eretti con il busto e più verticali saranno le forze che si scaricano sul sellino. Se invece saremo più flessi sul manubrio, la schiena si piegherà in avanti, il bacino ruoterà  anch’esso in avanti (andando, in termine tecnico, in antiversione) e questo ridurrà la pressione sulla parte posteriore della sella. Per cui se vogliamo viaggiare con una bici gravel, una mtb front da cross country oppure in bici da strada, possiamo valutare una sella meno imbottita, che ci sostenga. Se invece utilizzeremo una bici da trekking o una specifica da viaggio che presentano una posizione molto eretta (oppure viaggiamo in e-bike), presenteremo una colonna più verticale rispetto al terreno e quindi la sella dovrà avere un’imbottitura più elevata.

● Durata delle tappe: questo criterio è molto soggettivo ma è sempre bene chiedersi, prima di procedere all’acquisto di una sella, definire in modo oggettivo quante ore in media al giorno passeremo seduti in sella e da qui capire se una sella più o meno imbottita faccia al caso nostro;

Viaggiare in bici

Esperienza come cicloturista: ve lo dico per esperienza diretta come biomeccanico, chi non ha mai viaggiato si aspetta che la sella sia la più imbottita possibile. Perché molti cicloturisti si aspettano di star seduti su un cuscino. Cosa che ovviamente non è né reale né utile, poiché la sella deve sostenere la pedalata e una morbidezza eccessiva è da evitare. Se però non avete mai viaggiato o avete una scarsa esperienza come cicloviaggiatori, è bene optare per una sella morbida e poi passare a una più rigida solo dopo aver valutato le sensazioni. Per esempio durante il Cammino di Santiago avevo una sella molto imbottita, che però non si è rivelata idonea per me. Così per il viaggio dell’anno successivo (la traversata della Sardegna in mtb) ho optato per una sella meno imbottita, eliminando la maggior parte dei problemi legati al sottosella;

Terreno affrontato: più il terreno che andremo a percorrere sarà accidentato e più imbottita deve essere la sella. Questo vale soprattutto se viaggiamo con bici rigide, come le gravel o bici da trekking in alluminio o acciaio prive di sospensioni. In questo modo le asperità del terreno verranno attutite dalla sella, senza che passino alla schiena.

Elevata mobilità sulla sella: se siamo persone che si muovono molto sulla sella, che tendono ad alzarsi frequentemente sui pedali o a estendere la schiena per scaricare la stanchezza, allora il buco può fare al caso nostro. Prendiamo lo studio del 2019 intitolato  “Effect  of  Oscillation  on  Perineal  Pressure  in  Cyclists:  Implications  for Micro-Trauma”, dove dei soggetti sani sono stati sottoposti a questo test di appoggio in sella in 3 diverse condizioni: pressione costante, pressione con sobbalzi sulla sella, pressione  con  sobbalzi  in  sella  e  reggisella  ammortizzato. È stato  visto  che l’incidenza dell’addormentamento e sull’influenza del nervo pudendo era maggiore nel caso in cui la pressione era della medesima entità ma erano aumentati i sobbalzi. I micro-traumi    sulla    sella    quindi    possono    condurre    più    facilmente    ad addormentamento rispetto a una pressione mantenuta costante nel tempo.

Per agevolare il processo di scelta, i vari brand di selle hanno sviluppato diversi sistemi a disposizione degli utenti. Per esempio Selle SMP ha creato Saddle Finder, disponibile sul sito web o installando l’App Selle SMP per iOS e Android, che in pochi semplici passi permette di selezionare i modelli idonei per ogni ciclista.

Scarica l’ebook gratuito “Comfort in viaggio”

Se vuoi approfondire il tema della scelta della sella per viaggiare, puoi scaricare il nostro ebook gratuito. L’ebook è stato realizzato con la collaborazione dell’azienda Selle SMP, per fornire tutte le indicazioni per scegliere la sella giusta per viaggiare.

sella giusta per viaggiare in bicicletta

Sella per viaggiare: concludendo

Una nota a margine: oltre alla scelta della sella è fondamentale dotarsi di un pantaloncino con fondello adatto a trascorrere molte ore in sella. Alcuni viaggiatori che si rivolgono ai nostri Bikeitalia LAB per un posizionamento biomeccanico, si presentano con dolori in sella e con fondelli di scarsa qualità o molto logori. E’ importante quindi scegliere un fondello di qualità, che sia realizzato con materiali e tessuti specifici per passare parecchie ore in bici.

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