A Copenhagen semafori intelligenti a priorità ciclistica

Copenhagen è la prima grande città in Scandinavia che installerà semafori intelligenti a tutte le intersezioni. Le vecchie luci e il sistema hanno 35 anni, quindi è giunto il momento di modernizzare. L’obiettivo primario è quello di fluidificare il traffico di biciclette e dei trasporti pubblici, ma il sistema andrà anche a vantaggio delle automobili. Lo scrive il sito danese Copenhagenize.

La città di Copenhagen ha investito in 380 nuovi semafori intelligenti. Si stima che i passeggeri di autobus risparmieranno tra il 5 e il 20 per cento sul loro tempo di viaggio. I ciclisti possono aspettarsi un miglioramento del 10 per cento nel loro. I semafori intelligenti saranno connessi tra loro e consentiranno migliori onde verdi e un generale miglioramento nel controllo del traffico di Copenaghen. I semafori in oggetto fanno parte di un pacchetto di 47 milioni di corone (6,2 milioni di euro, ndr) volto a rendere il sistema di traffico di Copenhagen più digitale e intelligente.

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Tutte le principali arterie che portano al centro della città hanno onde verdi per biciclette e chi pedala a 20 km/h non ha bisogno di mettere il piede per terra durante il tragitto verso il centro della città, così come di nuovo nel pomeriggio quando si rimette in sella per tornare a casa. Ci sono già stati dei progetti-pilota per migliorare questa tecnologia, con sensori “lettura”, che si attivano quando molti ciclisti si avvicinano ad un incrocio: se cinque o più sono troppo ravvicinati, la luce rimarrà verde per consentire loro di attraversare l’incrocio. L’onda verde per i ciclisti è in corso di sperimentazione anche ad Aarhus.

La città di Copenhagen sta lavorando anche per invertire uno dei più antichi paradigmi del traffico, che ha dominato le città per molti decenni ogni volta che veniva fatto un suggerimento riguardo ai semafori o alle infrastrutture e la questione di base è stata sempre: “Che effetti avrà sui tempi di percorrenza degli automobilisti?”.

Il Comune ora vuole cambiare la domanda: “Che effetti avrà sui i tempi di percorrenza per le biciclette?”. Se ha un effetto negativo sui tempi degli spostamenti in bicicletta e del relativo traffico, l’idea sarà vista come meno positiva. Il traffico automobilistico verrà considerato più in basso nella gerarchia in questo nuovo paradigma, dove le biciclette hanno l’onda verde e i semafori saranno a priorità ciclistica.

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