Come preparare le borse da bikepacking per chi fa campeggio
Preparare le borse da bikepacking quando si fa un viaggio in bicicletta e prevediamo di dormire in campeggio è, le prime volte, davvero un’annosa questione.
Nel nostro lungo viaggio di 6 anni in bici in giro per il mondo abbiamo cambiato setup di bicicletta diverse volte prima di raggiungere quello che per noi era l’ideale. Siamo partiti con il classico assetto da viaggio in bicicletta, due borse anteriori, due borse posteriori e sacca sul portapacchi. La capienza totale era ben oltre i 200 litri, provate quindi ad immaginare quanta roba potevamo portare con noi!
Avere a disposizione una capienza così ampia significava poter riporre il materiale che portavamo con noi senza troppe considerazioni. Questo però poi significa doversi ricordare sul fondo di quale borsa fosse quell’oggetto di cui avevamo bisogno urgente proprio in quel momento. Dopo qualche mese di viaggio avevamo quindi constatato che, nonostante la grande capacità di contenimento, fosse comunque necessario avere una disposizione del materiale sempre uguale all’interno delle nostre borse.
La “scienza” del bikepacking
E se questa necessità nasce quando si viaggia con il classico setup da cicloturismo, si rafforza quando si decide di abbracciare il bikepacking. Ridurre la capacità di carico fa sì che quello che portiamo con noi debba essere scientificamente riposto all’interno delle nostre borse. Questo processo non è immediato, ma richiede diversi giorni di viaggio e tanti leva-metti, togli-sposta, impreca-spingi, all’interno delle borse. Le prime volte capiterà che nonostante tutti gli sforzi quella benedetta giacca proprio non vorrà saperne di entrare dove avevate deciso. E sarete costretti a lasciarla fuori o ad incastrarla nell’ultimo angolo disponibile della frame bag.
Se poi avrete deciso di portare con voi tutto l’occorrente per campeggiare durante il vostro viaggio in bicicletta, la disposizione all’interno delle borse da bikepacking sarà davvero fondamentale. Evitare di trovarsi con parti di equipaggiamento che proprio non sappiamo dove mettere, non solo ci facilita la vita ma soprattutto ci permette di avere un assetto della bicicletta compatto e funzionale ottimale per affrontare terreni sconnessi, dove le vibrazioni mettono a dura prova la nostra bicicletta.
Nell’articolo 10 accessori indispensabili per chi fa campeggio in bicicletta avevamo già parlato degli ski strap, questo accessorio è estremamente indispensabile per la preparazione delle nostre borse, la forza e la facilità di apertura e chiusura di queste fasce permette di poter agganciare qualsiasi cosa al telaio tenendolo ben saldo. Quindi sono un valido aiuto quando la capienza delle borse non è sufficiente o se proprio non sappiamo dove mettere i pali della tenda.
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Principio base per la preparazione delle borse da bikepacking
La considerazione generale da tenere a mente nel preparare le borse da bikepacking per un viaggio in bicicletta facendo campeggio è che ciò che non pensiamo di usare durante il giorno deve essere riposto nella borsa meno accessibile, così da avere il resto delle borse a disposizione per ciò che invece vogliamo utilizzare di frequente, che sia cibo o kit riparazione.
Ad esempio tutto ciò che ci serve per dormire, materassino, sacco a pelo, cambio di abbigliamento pulito (biancheria o quanto altro) può essere riposto al centro della borsa manubrio, lasciando liberi i lati accessibili per poter riporre la giacca antipioggia da un lato e giacca antivento dall’altra o giacchetto pesante dall’altra, così da avere immediatamente alla mano un capo caldo quando ci si ferma la sera e si deve preparare il campo.
Nella frame bag sul fondo possiamo mettere ciò che ci serve per cucinare la sera, così da avere in superficie spazio sufficiente per snacks o cibo.
Se si affrontano terreni molto impervi le borse che subiscono maggiori sollecitazioni sono la borsa sotto sella e la borsa manubrio, sarebbe quindi opportuno cercare di riempirle in modo che restino compatte e ben salde.
Qualche esempio pratico
Primo set up bikepacking
Il nostro primo vero e proprio set up da bikepacking lo abbiamo utilizzato per affrontare circa 6.000 chilometri tra Canada e Messico, attraverso il Great Divide Mountain Bike Route, Baja Divide e Trans Mexico.
Le borse anteriori sono predisposte per contenere solo il cibo. Nel sottosella la parte più vicina al cannotto è riposto il kit per cucinare (pentolino e fornello) nella parte superficiale più vicina all’apertura cambio pesante per la notte (pedalando prevalentemente in montagna sopra i 3.000 metri la sera era necessario un giacchetto di piuma e pantaloni lunghi), nella frame bag in fondo si trova il kit riparazione ed in superficie una sacca dell’acqua e snack vari, mentre nella borsa manubrio sono riposti sacco a pelo, materassino e cambi vari di abbigliamento.
Secondo set up bikepacking
Nell’ultimo tratto di viaggio, da Città del Messico a Lima, in Perù, abbiamo nuovamente cambiato assetto, dovendo considerare la necessità di trasportare più acqua e cibo per attraversare lunghi tratti senza rifornimenti prevalentemente su sentieri di montagna. Abbiamo quindi spostato nuovamente il portapacchi sulla parte posteriore della bicicletta ed inserito delle anything cage sulla forcella per riporre delle sacche stagne e delle grandi borracce d’acqua.
Con questo nuovo assetto abbiamo dovuto quindi nuovamente ripensare come riporre l’equipaggiamento. Proprio a Città di Guatemala abbiamo trovato il tempo di scattare qualche fotografia sulla disposizione interna delle nostre borse.
Come si può notare la distribuzione dei materiali segue sempre lo stesso principio:
- Le borse più capienti (i panniers della Crosso) lasciate il più libere possibili per trasportare giorni di cibo, e l’indispensabile frisbee comprato ad Hong Kong per non perdere l’opportunità di giocare a Frisbee ai piedi del vulcano Cotopaxi in Ecuador.
- Le dry-bag adibite al trasporto dell’occorrente per dormire, questo perché se si riempiono con abbigliamento che vogliamo poi utilizzare durante il giorno mentre pedaliamo, come ad esempio abbigliamento antipioggia, rischiamo di doverle tenere vuote sulla forcella, o ancora peggio di averne una vuota e una piena rendendo la nostra bici instabile con un peso mal distribuito.
- La borsa manubrio è piena di cambi di abbigliamento. Consapevoli che avremmo affrontato diversi giorni di pioggia sul tratto andino, abbiamo posizionato l’abbigliamento antipioggia nella parte più esterna ed accessibile.
- La frame bag è stata adibita al trasporto del materiale “tecnico”: sul fondo il kit per le riparazioni più complesse, sopra il fornello, a seguire il filtro dell’acqua e le sacche.
- Nelle borsette top tube e manubrio le piccole cose di uso quotidiano: multitool, olio catena, lampada frontale, macchina fotografica compatta (o smartphone), borraccia per l’acqua.
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