Informazioni generali sul cicloturismo in Trentino
L’Italia ha un grande potenziale per lo sviluppo del cicloturismo. In alcune regioni questo potenziale è più sfruttato rispetto ad altre. Girare il Trentino in bici è un piacere, grazie all’alta densità di percorsi cicloturistici attrezzati. Per questo motivo non è difficile trovarvi cicloturisti, soprattutto in estate. Molti provengono dall’area di lingua germanica, sfruttando itinerari a lunga percorrenza come Eurovelo 7 o la via Claudia Augusta; sono sempre di più anche i cicloturisti di altre regioni italiane, che sfruttano gli stessi percorsi – ovviamente in senso contrario – per raggiungere in bici la provincia di Trento. Per arrivare a Trento è anche possibile usare il treno: la stazione della città è ben collegata con i principali assi ferroviari italiani.

Il fatto che il cicloturismo in Trentino sia ben sviluppato lo si capisce anche dalla densità di bike hotel presenti nel nostro database.
Data la presenza di numerosi percorsi che raggiungono quote elevate, il periodo migliore per pedalare in Trentino va dalla primavera inoltrata fino alla fine dell’estate, in modo da evitare le giornate più fredde e la neve.
Percorsi cicloturistici in Trentino
Percorrere il Trentino in bici vuol dire inevitabilmente avere a che fare con le montagne, l’elemento naturale che maggiormente domina il paesaggio. Le salite sono quasi sempre inevitabili, anche se esistono alcuni percorsi – che sono anche i più noti e frequentati – che corrono paralleli ai fiumi principali della zona, con pendenze che sono quindi limitate.

Possiamo dividere i percorsi cicloturistici del Trentino in due categorie.
La prima categoria è più adatta nel caso preferiate fare vacanze in bici itineranti, dormendo ogni notte in posti diversi; questi percorsi, a più ampio respiro, toccano la provincia di Trento ma coinvolgono anche altre province. Cominciando dal nord, e andando in senso orario, incontriamo il già nominato Eurovelo 7, che parte addirittura da Capo Nord per arrivare fino a Malta, e la via Claudia Augusta, che collega Venezia al Danubio ripercorrendo un’antica strada romana. Restano entro i confini nazionali invece altri percorsi che portano ad attraversare il Trentino in bici, come la Bolzano-Ferrara, fra le più adatte per i principianti in quanto generalmente ben segnata e quasi sempre in leggerissima discesa.
Meno adatto ai principianti, in quanto decisamente difficile, è il conosciutissimo (soprattutto fra gli appassionati di ciclismo inteso come sport) Sella Ronda, un anello di 60 km che tocca i passi alpini più importanti della storia del Giro d’Italia, compreso il famoso Passo Pordoi.
Continuando il giro in senso orario dei percorsi che raggiungono il Trentino in bici da altre regioni italiane, incontriamo la ciclabile della Valsugana (proveniente da Bassano del Grappa) e l’annello noto come “100 km dei Forti” per chi proviene da Asiago. Il Trentino infine condivide con Veneto e Lombardia il lago di Garda, grande protagonista di questo lungo anello con partenza a Bienno, in Valcamonica.

La seconda categoria raccoglie invece percorsi generalmente più brevi, in quanto ricompresi interamente nel territorio della provincia di Trento. Una delle zone turistiche più note e frequentate è senz’altro quella delle valli di Fassa e Fiemme, percorribili in bici grazie a questa pista ciclabile. Altrettanto famosa è la Val di Non, protagonista di un breve e abbastanza facile percorso ad anello.
La Pista Ciclabile della Val di Sole può essere sfruttata anche come punto di accesso al percorso noto come Dolomiti Brenta Bike, un anello disponibile in due varianti, Expert (da 171 km e 7’700 metri di dislivello) e Country (da 136km e 4’600 metri di dislivello).
Infine, per collegare Trento a Riva del Garda può essere utile pedalare lungo la Valle dei Laghi, in una zona meno nota dal punto di vista turistico ma non meno bella.