Le selle Boost sono meglio di quelle tradizionali?
Selle Boost. Si tratta di una tipologia di selle presentata qualche anno fa e che ora è diventata sempre più diffusa, anche come sella di primo montaggio su alcune tipologie di bici. In questo articolo andremo a vedere nel dettaglio cosa sono le selle Boost, i loro vantaggi, gli svantaggi e come capire se si tratti della sella più idonea per noi.
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Selle Boost: come sono fatte
Le selle Boost (dette anche corte) sono selle di lunghezza ridotta rispetto alle selle tradizionali. Rispetto alle selle tradizionali, le selle Boost presentano un becco meno lungo, conservando invece la larghezza posteriore per offrire il medesimo supporto alle tuberosità ischiatiche.
Per fare un esempio, una sella Selle Italia SLR Superflow ha una lunghezza di 275 mm mentre la medesima versione corta è lunga 248 mm. Si tratta di 27 mm di accorciamento della lunghezza stessa della sella. La differenza principale tra una sella tradizionale e una Boost sta nella rastrematura: se guardiamo le selle noteremo che tendono ad allargarsi in maniera differente.
Prendiamo ad esempio una Fizik Vento Argo da 150 mm di larghezza e una Fizik Antares Evo Adpative sempre da 150 mm. Potete notare come la prima, avendo il naso più corto, tenda ad aprirsi posteriormente prima dell’altra, con un raggio più ampio.
Oltre a una questione di appoggio e di leggerezza (meno materiale significa meno peso), le selle Boost presentano dei vantaggi ma anche degli svantaggi. Andiamo a vederli insieme.
Selle Boost verso selle tradizionali
Vantaggi
Tra i vantaggi delle selle Boost rispetto a quelle tradizionali abbiamo:
- Peso: ovviamente una sella Boost pesa meno di una tradizionale. Prendendo a esempio la Selle Italia SLR di prima possiamo notare che la versione tradizionale pesa 190 gr in taglia L, ,mentre la sella Boost ne pesa 164. Sono 26 grammi in meno che possono sembrare pochi ma che fanno la differenza se siamo dei grammomaniaci;
- Facilità di avanzamento sulla sella: Essendo più corte, le selle Boost permettono di spostarsi in avanti in maniera più efficiente, dando la possibilità al ciclista di assumere posizioni più aggressive. Non a caso questo tipo di selle è molto spesso utilizzato da ciclisti agonisti. Nell’immagine di sopra, notiamo la comparazione tra la pressione in sella di un cliente che si è rivolto a noi per una visita biomeccanica. Come potete vedere, passando da una sella tradizionale (a destra) a una corta, il ciclista, senza cambiare alcunché della posizione, tendeva a sedersi più in punta di sella;
- Miglior supporto in posizioni aggressive: In linea di massima la larghezza del naso delle selle Boost è maggiore di quella delle selle tradizionali. Ciò fa sì che il ciclista che ama pedalare in punta di sella (come i triathleti) si senta più supportato e possa trascorrere più tempo in tale posizione estremamente performante. Come è emerso dallo studio “Modeling cycling performance: Effects of saddle position and cadence on cycle pedaling efficiency” (Science Programming, 2021), il design della sella ha un elevato impatto sulla prestazione del ciclista e questo vale sia per le selle corte che per quelle tradizionali.
Svantaggi
Ovviamente vi è il rovescio della medaglia:
- Possibilità di sfregamenti: avendo un naso più corto e più largo, con una rastrematura con un angolo più aperto, le selle corte possono produrre più sfregamenti con la parte interna delle cosce rispetto alle selle tradizionali. Ciò avviene soprattutto con i ciclisti che hanno quadricipiti molto sviluppati;
- Minor possibilità di regolazione: alcune selle Boost presentano dei binari più corti rispetto a quelli delle selle tradizionali. Nella foro potete vedere la differenza di lunghezza dei binari di una Selle Italia SLR Boost e di una SMP Dynamic. Questo fa sì che una sella Boost, a volte, possa offrire regolazioni in avanzamento e arretramento più ridotte rispetto a una tradizionale;
- Guidabilità della bici: la guidabilità della bici dipende dal naso. Infatti è grazie al naso che il ciclista riesce a direzionare la bici. Avendo il naso più corto e più stretto, le selle Boost possono richiedere un minimo di adattamento nella guidabilità della bici rispetto alle selle tradizionali.
Le selle Boost sono meglio di quelle tradizionali?
Rispondiamo tralasciando il marketing, la pubblicità e ciò che viene fatto dal mondo dei professionisti (che sono un segmento a parte e che vengono sponsorizzati per usare i prodotti). E la risposta è: dipende. Le selle corte non sono la panacea di tutti i mali. Sono degli ottimi prodotti ma che vanno contestualizzati nel rispetto dell’expertise del ciclista, della sua posizione in sella, della sua storia clinica, dei problemi in sella e anche del budget a disposizione.
Per questo noi di Bikeitalia, nei nostri Bikeitalia LAB sparsi in tutto il territorio italiano, abbiamo creato il servizio di scelta e test delle selle, per supportare i ciclisti nella scelta della sella più idonea per loro, siano esse corte o tradizionali.
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